Pagine

martedì 29 dicembre 2015

Red Touch




Ciao a tutti!!! Passato bene il Natale, annessi e connessi?? Noi si, a parte l' alone di sfiga che ci ha accompagnato in queste feste, macchina del marito KO il 23 e macchina mia KO, udite udite, il 25!!!
Per fortuna sono entrambe salve a casuccia oggi, e non ringrazierò mai abbastanza la nostra famiglia che ci ha salvato in quel di Carasco e la famiglia di mio marito che si è occupata della riparazione direttamente in loco senza farmi chiamare il carro attrezzi, la sono andata a prendere oggi con mia sorella, che nel frattempo ci ha prestato il mitico pandino, il marito deve lavorare in questi giorni e nel we avevamo Filippo quindi senza macchine era davvero un casino!!! Che gentili, io dico che se facciamo il punteggio gentilezza siamo a cifre davvero elevate!!
Quindi per forza di cose oggi non vi lascerò ricette, non sono riuscita a destreggiarmi troppo bene negli incastri temporali,oggi vi lascio questa, la foto che inseguivo da un po', la foto che volevo fare e che non mi era ancora riuscita, bisogna essere nella posizione giusta, e nelle condizioni giuste! La luce del sole deve picchiare con l' angolo giusto sulle rocce per essere riflessa e noi dobbiamo essere posizionati nel punto giusto per riceverla alla massima intensità, a volte ci si riesce a spostare e a trovare l' angolo giusto, io mai però con un tramonto così, a volte, come questa, non ci si può muovere!! Ero nel posto giusto con le condizioni giuste, è stato un giorno fortunato!!
In questi ultimi tre anni ho continuato a fotografare, a studiare le foto degli altri, a esercitare le mie tecniche e a provare ad applicarne di nuove. Ogni volta che ci si trova nel momento fortunato si hanno competenze maggiori e si riesce a cogliere sempre di più tutto quello che si vuole senza errori, ci vuole dedizione, energia e tempo . . .
Non smettete mai di fare quello che amate, dedicategli sempre la giusta dedizione, energia e tempo e il giorno fortunato arriva sempre e vi riempie talmente che sarete pronti ad affrontarne altri 100 sfortunati, e poi lui ritorna, è ciclico ve lo assicuro, e ti fa fare un' altra cosa bella che non eri ancora riuscito a fare!!
Da domattina mi butterò a capofitto nella preparazione dei ravioli di cinghiale per il 31, lo so, me le vado a cercare, ma la ricetta arriverà eccome, e in panificazioni folli e altre cosucce, quindi mi sa ci rivedremo a Gennaio, mi spiace molto ma non posso fare altrimenti, devo sostenere un cenone a casa nostra, è vero che tutti collaboreranno ma sono l' ospite, devo fare il massimo che posso e pure da sola dato che mio marito ci sarà solo il 31 quindi devo rimboccarmi le maniche!! Ma sono felicissima, adoro fare il cenone da noi, mi dà una ssoddisfazione pazzesca!!!

Grazie a tutti voi che mi avete seguito e sostenuto quest' anno, spero sarete con me anche il prossimo e vi auguro con tutto il cuore buon 2016 e buon proseguimento di festeggiamenti!!

Silvia

lunedì 21 dicembre 2015

Conchiglioni Ripieni alla Crema di Topinambur e Alici




Ciao a tutti!!
Passato bene il we??
Io sono riuscita ad andare a trovare finalmente la mia cara amica a Savona e oggi mi sono dedicata alla cucina!!
Mi sono svegliata ad un' ora decente e mi sono messa all' opera per preparare un piatto che avevo in mente da un po', almeno da quando sono andata a fare la spesa e ho acquistato i topinambur!! La prova assaggio è andata alla grande e quindi eccolo qui, e ne sono davvero soddisfatta!!
Del topinambur, o carciofo di Gerusalemme, è il tubero che viene consumato, sia crudo che cotto, è molto nutriente e ha un gusto che ricorda il carciofo!! Sono un ingrediente fondamentale della bagnacauda, la salsa a base di aglio e acciughe tipica del Piemonte dove questi deliziosi tuberi vengono intinti regalando un' esplosione di gusto!!
Quindi che topinambur e alici stessero bene insieme non ho avuto alcun dubbio e visto che siamo sotto le feste ho cercato di abbinare questi ingredienti in qualcosa che fosse all' altezza della situazione, una pasta ripiena al forno, dai che ci sta vero??
Se siete ancora in alto mare per Natale, ma dubito, o se ancora non avete deciso il menù del cenone, beh, pensateci perché farete un figurone!!




Per 5 porzioni da 6 conchiglioni o 6 porzioni da 5, dipende da quanto avete cucinato prima e dopo!!

30 conchiglioni cotti in acqua salata per un paio di minuti in più del tempo indicato sulla confezione
500 g di topinambur
2 spicchi d' aglio
un ciuffo di prezzemolo tritato
mezzo bicchiere di vino bianco
10-12 filetti di alici
sale e pepe qb
olio e.v.o.

Per la besciamella:

1/2 litro di latte
35 g di burro
35 g di farina
sale e pepe qb

Iniziamo con il preparare i topinambur sbucciandoli e tagliandoli a piccoli pezzetti.
In una padella mettete 5 cucchiai di olio e.v.o. e l' aglio tagliato a metà, fate soffriggere, aggiungete i topinambur e il prezzemolo e sfumate con il vino bianco. Fate cuocere per una decina di minuti a coperchio chiuso, poi aggiungete le alici e fatele sciogliere bene, se serve aggiungete mezzo bicchiere d' acqua per continuare a cuocere i topinambur e aggiustate di sale e pepe. Una volta pronti, togliete l' aglio e frullate il tutto per ottenere una crema.

A questo punto preparate la besciamella:

Sciogliete il burro e mescolateci bene la farina, diventa una crema che tende a staccarsi dalla pentola, fatela cuocere almeno un minutino, sennò resta troppo il sapore della farina cruda, aggiungete il latte amalgamando bene con una frusta, aggiungete il sale e il pepe e continuate a mescolare in cottura fino a che non diventa cremosa, io l' ho fatta cuocere 5 minuti.
Quando comunque è della consistenza giusta spegnete il fuoco.

A questo punto unite metà abbondante del totale della besciamella alla crema di topinambur, anche 3/4, mescolate bene e riempite i conchiglioni, posizionateli mano a mano nella teglia unta e ricopriteli con la restante besciamella, una spolverata di pepe e una spolverata di pane grattugiato, irrorate con un filo di olio e.v.o. e infornate in forno già caldo a 180° ventilato per 10-15 minuti, ad ogni modo quando la superficie dei conchiglioni è bella colorita, spegnete il forno e il piatto è pronto.




Una seconda versione di questo ripieno, che ho preparato per mio marito, prevede pezzetti di pancetta, ottenuta facendo croccare le fettine in padella, aggiunti poi alla crema di topinambur e besciamella, così siamo contenti tutti e due, il lavoro non è doppio, la cosa più veloce da farsi è soffriggere da una parte le alici e da una parte la pancetta, una volta ottenuta la crema di topinambur si aggiunge la besciamella e a questo punto di divide a metà e si aggiungono i rispettivi condimenti!! Nel caso del ripieno con la pancetta spolverare anche di formaggio grana prima di infornare.
Sono troppo gentile vero?? Ma lui preferisce la pancetta, almeno apprezza in pieno le mie fatiche!!
Ad ogni modo questo piatto è davvero ottimo, i sapori si sposano alla perfezione e resta delicato ed equilibrato, davvero ghiotto, anche questo entra nella lista delle cose da preparare quando ci sono ospiti, senza alcuna esitazione!!





Questo è l' ultimo post prima di Natale, ho un po' di cose da fare come penso tutti voi, quindi calma e sangue freddo, ce la possiamo fare!!

Passerò a farvi gli auguri in questi giorni ma il mio blog riapre dopo il marasma natalizio!!


BUON NATALE E BUONE FESTE A TUTTI !!!


Silvia

mercoledì 16 dicembre 2015

Mini Rustici alla Tapenade a Lievitazione Naturale




Ciao a tutti!!
Ci siamo quasi, mancano due giorni e poi iniziano le ferie natalizie!! Quest' anno saranno lunghissime e sono pronta a godermele sino all' ultimo secondo, brutte voci circolanti in azienda permettendo, come ogni anno si arriva a Natale che vacilla ogni certezza, purtroppo quest' anno la vedo ancora più bigia degli altri anni, vabbè, tengo per me i brutti pensieri e vado avanti!! Ancora non ho fatto troppi programmi ma non credo mi mancheranno le idee quindi inizierò a farle materializzare da Sabato, ora devo tenere le energie per questi giorni, sono lunghi, pesanti e molto densi quindi impegno al massimo e via!!
Oggi vi lascio un' idea per il buffet o l' aperitivo della cena di S. Silvestro, nel caso i preparativi spettino alla compagnia al completo, non vorrete mica arrivare alle dieci di sera a stomaco vuoto vero??
Io che di solito alle sette ho già fame non sono tanto una fan del cenone, mamma mia, ma come faccio ad arrivare a quell' ora senza niente in pancia?? Io svengo!!
Ecco un aperitivo perfetto, questi deliziosi bocconcini e bollicine mentre la cena cuoce, che tanto c'è tempo!! Sono semplici e la loro preparazione non si sovrappone a quella del resto della cena, si infornano al momento giusto e in un quarto d'ora la vostra casa sarà invasa da un profumo irresistibile!!!
L' unico problema è che non sono mai abbastanza!!!






Per la Tapenade:

200 g di olive nere (io Kalamon) a cui dovrete togliere il nocciolo
uno spicchio d' aglio piccolo privato del germe
4 filetti di acciuga
un cucchiaino di capperi sotto sale ben sciacquati dal sale 
un bel pizzico di erbe provenzali
peperoncino fresco a piacere

potete tranquillamente farla mentre aspettate che l' impasto si ambienti dopo il frigo o mentre lievita se fate tutto in giornata

Mettete nel mixer tutti gli ingredienti e tritateli a piccoli impulsi, nel mio caso non ho allungato la salsa con l' olio perché dovevo farcirci i rustici, quindi mi serviva un pochino più densa.
Quando avrete ottenuto una crema, la vostra tapenade è pronta!!


Per la pasta dei rustici (una trentina tra girelle e mini croissant):

100 g di farina di segale integrale
350 g di farina di frumento tipo 1 macinata a pietra
90 g di lievito madre al raddoppio dopo il rinfresco
300 g di acqua
5 cucchiai di olio e.v.o.
6 g di sale

Anche questa volta mi sono servita del frigo tra una lievitazione e l' altra, potete comunque fare tutto in giornata!!
Ho messo nella planetaria con il gancio K la pasta madre e 300 g l' acqua, ho azionato il gancio a velocità minima e ho fatto un po' sciogliere la pasta madre, ho aggiunto poi le farine setacciate  poco per volta e infine l' acqua rimasta. Quando l' impasto ha iniziato a stare bene insieme ho messo il gancio ad uncino ed ho iniziato a lavorare a velocità media, dopo 5 minuti ho aggiunto l' olio un cucchiaio alla volta facendolo assorbire bene prima di aggiungere il successivo e ho portato ad incordatura sempre a velocità media dell' impastatrice e ribaltando l' impasto nella ciotola un paio di volte, a questo punto ho aggiunto il sale, impastando ancora senza perdere l' incordatura.
Ho spostato l'impasto in una ciotola unta e ho lasciato riposare mezz' ora, ho fatto due giri di pieghe a portafoglio e ho messo la ciotola coperta da pellicola in frigo fino al giorno successivo.
Il pomeriggio verso le 14  ho tirato fuori dal frigo l' impasto e l' ho lasciato acclimatare e gonfiare bene per qualche ora, in forno tiepido e con la luce accesa, alle 18 era quasi triplicato e l' ho steso sulla spianatoia leggermente infarinata, l' ho sgonfiato delicatamente, e l' ho diviso a metà con il tarocco. Metà impasto l' ho schiacciato ben bene e ne ho ricavato circa 15 triangolini che ho farcito con la tapenade ed arrotolato tipo croissant, tipo, ovviamente la mia tecnica deve migliorare molto, l' altra metà di impasto invece l' ho stesa meno sottile e l' ho spalmata con il resto della tapenade, poi l' ho arrotolata su se stessa e con il tarocco l' ho tagliata a fettine per ricavare le girelle, di nuovo una quindicina.
Ho messo in due teglie i rustici e li ho fatti riposare per un' oretta e mezza, a me è bastata per farli gonfiare bene, e poi li ho spennellati con olio e cosparsi di origano e ho infornato in forno già caldo a 210° per circa 16-18 minuti.






Noi ce li siamo pappati la sera stessa, una cena che doveva essere una simil pizza ma poi si è trasformata in queste mini golosità mangiate guardando la sesta stagione di "The Walking Dead", ogni tanto mi vengono questi estri, la pizza non sarebbe stata pratica sul divano ma questi si!!!
E poi volete mettere la goduria di sbocconcellarli comodi, birra fresca e suspance  a volontà, via i nostri Sabati sera saranno anche da pantofolai ma ce li godiamo eccome!!






Con questi rustici partecipo a Panissimo, organizzato da  Barbara e Sandra e questo mese ospitato da Barbara !





A presto!!

Silvia

venerdì 11 dicembre 2015

Castagnaccio Christmas Time




Ciao a tutti!!
Come avete passato la settimana?? Io bene, posso dire sopravvissuta!
Giovedì ho fatto la presentazione del progetto di miglioramento aziendale che sto seguendo assieme ad una mia collega e credo sia andata bene, finalmente è passata, adesso sarò sicuramente più tranquilla per quella di fine progetto ma sinceramente ci ha impegnate tantissimo e io Giovedì sera ero fritta!!
Ma oggi ero in ferie quindi mi sono ben riposata, mamma mia, sono proprio stanca e si riflette molto sul mio umore, sono nervosissima e ho sempre un tono da vera stronza , non mi sopporto!!
E se non mi sopporto io, immagino che vita grama facciano i miei colleghi, poveracci!! Via, cercherò di essere meno acida la prossima settimana, mi aspetta il solito tour de force ma cercherò di farlo con il sorriso!!
Ma sono qui per presentarvi un dolce nato stamattina nella mia testa appena svegliata, no, so già cosa pensate, non preoccupatevi, io al mattino sono sveglia subito, è alla sera che c'è da preoccuparsi se creo un dolce!!
Il castagnaccio Christmas Time, ideona!!
A mio rischio e pericolo perché mio marito è un purista del castagnaccio, lo mangia solo nella versione classica, che trovate qui, non pensavo riuscisse a tollerare questa mia libertà di espressione!!
Ad ogni modo è una versione stupenda!! E l' ha particolarmente gradita!!
Ma passiamo alla ricetta!!





Castagnaccio in versione natalizia


240 g farina di castagne di quella veramente buona
20 g di cacao amaro in polvere
il succo e la scorza grattata di un' arancia 
250 ml acqua
NB il totale dei liquidi deve essere 375 g, io ho pesato il succo e poi ho aggiunto acqua fino a quel peso
1 cucchiaio scarso di zucchero (l' ho messo solo per bilanciare l' amaro del cacao, potete ometterlo)
1 cucchiaino da the di cannella in polvere
i gherigli di circa 7 noci
un pugno di uvetta ammollata
un cucchiaino da the di aghi di rosmarino
olio e.v.o.

Prima di iniziare tutto, accendete il forno a 200°
Setacciate la farina di castagne e il cacao, io ammetto faccio sempre molta fatica e alla fine desisto, se si sbatte bene comunque i grumi non si formano!!  Aggiungete l'acqua, il succo di arancia e lo zucchero, mescolate energicamente con una frusta fino a che non si scioglie tutto bene, non preoccupatevi se vi sembra troppo liquido. Poi aggiungete 2/3 delle noci, l'uvetta, la scorza d'arancia e la cannella e mescolate ancora un po'.
Ungete bene il fondo di uno stampo, io ne ho usato uno in silicone di diametro 20 cm, il silicone è perfetto perché questo è un dolce che tende ad attaccarsi un po' alla teglia, con quel materiale si stacca che è un piacere!! Poi decorate con le restanti noci e gli aghi di rosmarino po' di aghi di rosmarino.
Infornate in forno caldo per mezz' ora, ad ogni modo appena inizia a creparsi la superficie.




Ha il  sapore del Natale e delle feste, cacao, cannella, arancia, perfettamente sostenuto da quello della farina di castagne, delle noci e del rosmarino, corposo e avvolgente, davvero buonissimo e lo proporrò di sicuro ai miei amici, senza esitazioni!!
Mi vergogno un po' perché in giro è un' esplosione di panettoni, pandori e lievitati galattici, io se mi verrà l' estro farò i pandolci ma non sono abbastanza concentrata per qualcosa di più impegnativo per ora!! Mi coccolo con questi dolci easy ma speciali, e per fortuna anche leggeri!!









Vi auguro buon we, noi Sabato nel tardo pomeriggio dovevamo andare a trovare la mia più cara amica a Savona e restare lì anche a dormire ma dato che è influenzata andremo il prossimo, non abbiamo ancora deciso cosa fare,  mi sa lo lasceremo senza programmi, ci va così, free as a bird!!

A presto!!

Silvia

domenica 6 dicembre 2015

Pane con Farina di Grano Arso a Lievitazione Naturale




Ciao a tutti!!
Vi dicevo che ero a corto di ricette ed è vero ma non sono mai a corto di pane!!! E stasera si panifica ancora, l' 8 i miei ci hanno invitati a pranzo assieme anche a mia sorella e il suo compagno e porterò un bel pane croccante e profumato e se riesco anche il dolce!! Bah, questi due giorni sono stati all' insegna del sonno e della svogliatezza di fare qualunque cosa, è vero che ho passato una settimana allucinante ma non giustifica questo stato comatoso!! Poi il tempo qui è piovigginoso e uggioso, niente foto in giro, mi resta solo da panciollare in attesa che mi torni l' estro di fare qualcosa, spero prima di tornare al lavoro, domani si fa ponte, che goduria, ma mi dispiace sprecare questo tempo libero, però ecco, se non mi va di fare nulla che ci posso fare??
Leggere!!
Mi sono sparata un bel libro in questi due giorni, ecco, mi andava di leggere, ho acceso il PC giusto 10 minuti fa oggi, non mi andava neppure di friggermi gli occhi sul monitor!! Quando sono stanca e svogliata un bel libro mi rimette al mondo, uno degli scorsi we ho letto, sempre in due giorni, il nuovo libro di Isabel Allende, L' amante giapponese, questo we mi sono riletta, sempre di Isabel, Afrodita!! Adoro quella scrittrice, è così divertente nel suo modo di scrivere, così intensa ma sempre molto ironica e tanto fantasiosa, ci si perde nelle sue descrizioni dei personaggi e delle ambientazioni, non riesce mai ad essere noiosa e alla fine i suoi personaggi ti sembra di averli sempre conosciuti e pure bene!! E' meravigliosa, in assoluto quella che amo di più!! In generale amo molti gli scrittori sudamericani, sono molto pragmatici e ironici, ma non per questo poco profondi, e riescono a scrivere sempre in modo così colorito le loro storie, riescono sempre a sdrammatizzare e io amo sdrammatizzare, so che può essere un po' cinico a volte, ma è un modo per analizzare con razionalità le cose dopo il primo impeto.

Ecco, vabbè, dopo tutta questa pappardella, che tra parentesi mi sta anche un po' svegliando, quindi per me ben venga, passo alla ricetta di questo pane favoloso!!
Mi è capitata tra le mani, ecco, diciamo che me l' hanno sbolognata con mia somma gioia, una confezione piccola piccola di farina di grano arso!!
Non vedevo l' ora di poterla provare, era nella lista della spesa per il prossimo ordine con il GAS che faremo a breve ma almeno ho un' anticipazione!!!
Mi sono documentata e ho visto che va usata con cautela dato che ha un sapore molto marcato, ed è vero, è buonissima, sa di abbrustolito e di biscotto, senza il lato dolce, ha profumato tutta la casa sia mentre impastavo sia mentre il pane cuoceva!!
Ho impastato a mano questa volta, con il metodo del buon Emmanuel Hadjiandreou!! All' inizio seguivo fedelmente le sue dosi ma io amo i pani un pochino più idratati e quindi a volte, quando non mi va di innandiare l' impastatrice, impasto a modo suo con le dosi mie e il pane resta bello arioso e sofficissimo, davvero buono!!







Ecco cosa vi serve per un bel filone!!

320 g di farina di tipo 1 macinata a pietra
80 g di farina di grano arso
75 g di pasta madre al raddoppio dopo il rinfresco
300 g di acqua
5 g di sale

In una ciotola mescolate tutti gli ingredienti secchi (sale e farine setacciate) amalgamandoli bene, in un' altra ciotola, adatta a contenere tutto l'impasto, sciogliete bene la pasta madre solida nell' acqua. Unite gli ingredienti secchi a quelli liquidi e mescolate bene prima con un cucchiaio e poi con le mani fino a che l'impasto non starà insieme.
Lasciate riposare l'impasto coperto per 10 minuti e poi iniziate a lavorarlo tirando una parte di impasto e ripiegandolo al centro, ruotare un poco la ciotola e rifare la stessa operazione, fino a tornare al punto di partenza. Saranno circa 10 pieghe e si impiegano circa 10 secondi a farle.
Coprite e fate riposare 10 minuti. Ripetere questa operazione, pieghe e riposo, per altre 4 volte, mano a mano l'impasto inizierà a fare un po' di resistenza, dopo l'ultimo giro di pieghe io ho lasciato riposare l'impasto per mezz' ora,  poi ho fatto due giri di pieghe di rinforzo e ho messo la ciotola in frigo coperta da pellicola.
Il giorno dopo a pranzo togliere l' impasto dal frigo e lasciarlo acclimatare per qualche ora, dovrà essere diventato almeno il doppio, anzi un po' di ore nel mio caso perché l' ha tolto il marito a pranzo e io sono arrivata a casa alle 19, a quell' ora ho ribaltato l' impasto sulla spianatoia, e gli ho dato la forma di filone e l' ho fatto riposare ancora un paio d'ore dopo averlo posizionato nella teglia per la cottura.

A questo punto ho tolto il pane dal forno e ho acceso quest' ultimo a 250° con una teglia vuota sul fondo. Appena prima di infornare ho fatto i tagli decorativi con una lametta.
Una volta in temperatura, ho buttato una tazza d' acqua nella teglia sul fondo e creato vapore con lo spruzzino, ho abbassato a 220° e ho infornato il pane, dopo 20 minuti ho abbassato la temperatura a 200° e  ho tolto la teglia, ho proseguito la cottura per altri 20 minuti e poi altri 5 minuti abbondanti a sportello del forno aperto con lo spiffero e abbassando la temperatura a 180°.
Una volta pronto, fate sempre la prova di bussare sul fondo, ho spento il forno e ho lasciato lo spiraglio aperto lasciando raffreddare così il pane.




Un pane perfetto, morbido, con la crosta croccante, saporito e leggerissimo!!
Si presta ad accompagnare benissimo antipasti e secondi piatti, verdure e pure confetture, il sapore di abbrustolito è delicato, io pensavo che fosse anche leggermente affumicato, prima di aprire il pacco di farina che non conoscevo ovviamente, ma non è così, per questo va bene davvero con tutto, è un ottimo pane, con un sapore deciso ma versatile!!




Vabbè, ora vi saluto che inizio ad andare a fare l' impasto e almeno alzo le chiappe da questo divano che sembra avere le ventose!!!

Con questo pane partecipo a Panissimo, organizzato da  Barbara e Sandra e questo mese ospitato da Barbara !!





Un abbraccio a tutti e buon proseguimento!!!

Silvia

mercoledì 2 dicembre 2015

Camogli November Sunset


Ok, lo ammetto, sono a corto di ricette e non ho alcuno stimolo a preparare idee regalo per Natale, lo so, sono mostruosa e tremenda ma sarà che da noi Dicembre è un mese senza un attimo di respiro e manco ho tempo di cucinare per cena, figuratevi per regalo, sarà che mi è venuta una voglia tremenda e irrefrenabile, e che sta perdurando, di andare a fare foto all' aperto, sarà che Domenica ho cucinato per i miei amici quindi tempo per le foto zero, eccomi qui con un altro tramonto!!
Ma alla fine a chi non piacciono i tramonti??
Quelle luci così calde ed avvolgenti, quei colori che accarezzano le superfici ed escono dalle nuvole all' improvviso, non lo sai mai fino al momento in cui il sole inizia a scendere, allora escono i colori, a volte durano anche molto dopo, a volte li devi cogliere al volo perché appena cala il sole si spegne tutto, ogni volta è un' incognita!! Questa volta i colori si sono spenti subito, la Domenica invece il cielo è rimasto viola per un sacco di tempo, ma ero dietro ai fornelli, mannaggiaaaaa!!!
Sabato pomeriggio siamo andati a Camogli, questa volta volevo fare una foto classica ma che mancava nel mio repertorio, la vista della spiaggia con la chiesa!
Spesso a Camogli vado a fotografare dal molo, come qui , ma c'era una bella luce, bella calda e le facciate delle case risaltavano bene, e poi c'era un bel mare lungo, volevo cogliere tutto!!
Quindi in attesa di avere un po' di tempo per cucinare e fotografare, vi lascio questa di foto, che dite, mi sono fatta perdonare??






Buon proseguimento di settimana a tutti!!!

Silvia


giovedì 26 novembre 2015

Ravioli di Zucca alla Genovese




Ciao a tutti!! Eccomi qui con la ricetta sicuramente più impegnativa del 2015, i ravioli!!!
Sono davvero orgogliosa di presentare questo post, so che per molti di voi fare i ravioli è una cosa banale ma io non li avevo mai fatti, per me è la prima volta!!!
Dopo la lezione a casa di mia suocera non ho voluto fare passare troppo tempo e il we dopo mi sono subito messa all' opera, non sia mai mi dimentichi tutto!!!
Non li avrei mai pubblicati a scatola chiusa ma mio marito mi ha dato l' ok, sono buoni come quelli di sua mamma quindi via libera ai miei ravioli di zucca, l' arte del raviolo ormai è in me, non fosse che lo trovo un lavoro titanico li farei ogni we, ma organizzandosi si può comunque farli abbastanza spesso e poi c'è il congelatore a ricordarceli con regolarità!!!
La ricetta dei ravioli di zucca che si fanno qui a Genova non prevede l' uso dell' amaretto nel ripieno, gli unici odori che si usano sono noce moscata e maggiorana, poi ovviamente il formaggio. Io li adoro, sono deliziosi, soprattutto adesso che me li sono fatta da sola!!!





Con le dosi di impasto e ripieno che trovate qui sotto ho fatto circa 300 ravioli, forse qualcosa di più, e non mi è avanzato ripieno né sfoglia!! Inoltre io ho fatto il ripieno la sera prima, in modo da avere meno lavoro il giorno dopo, sarà che sono un po' lenta ma ho iniziato alle 9,30 ad impastare e ho finito alle 13 l' ultimo raviolo in preda alle allucinazioni!!!!






Per il ripieno:

400 g di polpa di zucca pesata dopo averla cotta al vapore e strizzata con il canovaccio
1 uovo
5 cucchiai di parmigiano grattugiato
125 g di ricotta
le foglioline di 6 steli di maggiorana
mezzo cucchiaino di noce moscata grattugiata
sale qb

Molto semplicemente in una ciotola mescolate bene tutti gli ingredienti, la zucca sarà già spappolata per la strizzatura nel canovaccio, assaggiate se i gusti sono equilibrati, si devono sentire in egual modo tutti i sapori, semmai aggiungete quello che manca. Io ho assaggiato bene tutto e alla fine ho aggiunto l' uovo, mi faceva senso assaggiare con l' uovo crudo!!!


Per la pasta:

800 g di farina tipo 0
4 uova
2 cucchiai d' olio e.v.o.
circa mezzo bicchiere d' acqua

Il procedimento che vi descriverò è quello che ho imparato facendolo da mia suocera con lei che mi dava le dritte, impastatrice e raviolatrice folle da più di mezzo secolo, sono stata contenta di non aver avuto difficoltà nel ripeterlo da sola a casa, santa donna, vuol dire che il metodo funziona bene, grazie infinite Rosetta!!!!
Iniziamo facendo una fontana sulla spianatoia, rompiamo al suo interno le uova, aggiungiamo l' olio e iniziamo ad incorporare la farina sbattendo energicamente con la forchetta, piano piano vedrete che ci sarà bisogno di aggiungere l' acqua, mettetene un po' per volta e iniziate ad impastare vigorosamente con le mani, grattando col tarocco anche la parte di impasto che è attaccato alla spianatoia. La pasta dovrà essere abbastanza consistente, non troppo morbida e asciutta!! Impastate in modo da allungare il vostro impasto, poi richiudetelo su se stesso e impastate ancora ripetendo la chiusura su se stesso fino a che il tutto non sarà omogeneo e liscio. Devo essere sincera?? Mi sono fatta un mazzo colossale!!!
Formate con l' impasto un salsiccione e iniziate col tagliarne due pezzetti.
Passateli nella macchina sfogliatrice allo spessore 6 poi ripiegateli ciascuno su se stesso e ripassateli sempre al 6. Fate questa operazione 3-4 volte, poi passate allo spessore 3 e infine allo spessore 2, la penultima tacca della rotellina per selezionare gli spessori.
Adesso prendete una delle due vostre sfoglie, lasciatele un po' più lunghe della ravioliera, vi aiuterà al momento dell' estrazione, e posizionatela sulla ravioliera che deve essere ben infarinata, la mia è da 24 ravioli, mettete il ripieno in ciascun buchetto, non troppo sennò non si spalma quando passerete il mattarellino, giusto quello che si prende con un pizzicotto. Quando tutti i buchetti sono riempiti, ricoprite con la seconda sfoglia, schiacciate bene a mano per fare uscire l' aria e compattare il ripieno nel suo buchetto, infarinate la sfoglia e passate il mattarellino più volte per fare aderire le due sfoglie bene. A questo punto prendete il vostro composito ad una estremità delle sfoglie sovrapposte e con un gesto deciso, e se ce l' ho fatta io ce la possono fare tutti, estraete il tutto dalla ravioliera e appoggiatelo sulla spianatoia. Avrete i vostri 24 ravioli ancora tutti uniti e con il bordo della sfoglia da rifilare, fatelo con la rotellina e tagliateli cercando di essere precisi seguendo il disegno a zig zag che imprime la raviolatrice. Ripetete tutto questo fino ad esaurimento della sfoglia e del ripieno!!! Gli scarti della rifilatura dei ravioli non buttateli!! Rimpastateli e ricavate altri ravioli!!






Se non li consumate subito, metteteli ben stratificati in contenitori di alluminio, separando gli strati con pellicola, e congelateli subito, al momento di consumarli buttateli nell' acqua bollente ancora congelati e saranno perfetti!! Io li ho conditi con burro e salvia, ma per la cena di Domenica, avrò ospiti i miei amici del kung-fu, proporrò anche un sughetto bianco di funghi, a loro la scelta!! Vi rendete conto, la prima volta che faccio una cosa e la propongo agli ospiti??!! Ma so quello che faccio, abbiamo già testato il lotto!!!









Ragazzi che soddisfazione, vedere quella madia che si riempiva piano piano di tantissimi bocconcini deliziosi, ero proprio contenta!! Me li sono pappata a pranzo, che goduria, appena fatti!!!
Mi sarebbe piaciuto fare anche qualche foto decente al passo passo ma ero da sola e troppo concentrata sul mio lavoro, sarebbe stato un vero casino e avrebbe allungato troppo i tempi e seccare le sfoglie!!

Vi auguro buon we, io sono felicissima per la cena di Domenica, ho già tutto in mente, speriamo venga tutto buonissimo!!!

A presto!!

Silvia

domenica 22 novembre 2015

The Dark Side of Sunset




Ciao a tutti!! Era un po' che qui non si vedeva uno scorcio di mare vero?? Ma rimediamo subito!!
Ho scattato questa foto qualche tempo fa, siamo andati a Sori, a 10 minuti da Genova, c'erano sole e nuvole, la condizione perfetta per il tramonto, ma piano piano si è formata una lingua di nuvole scurissima, la luce del sole filtrava dai lati e lei copriva il cielo sopra di noi e si scuriva sempre di più, allora ho provato a mettere il filtro per le lunghissime esposizioni, per catturare meglio la luce e i colori e questo è il risultato. Ma è rimasta in sordina per qualche tempo, dopo averla finita di mettere a posto non mi convinceva al 100% e l' ho lasciata lì, senza riguardarla per un paio di settimane!!
Poi l' altra sera la riapro, ecco, si, mi piace, ve la regalo, l' ho riguardata bene e mi ha convinta!!
Dark, evanescente, la luce che si riflette sul mare e illumina lo sfondo, strana condizione che sono stata felice di immortalare!!
Oggi invece nulla di fatto, ieri sera c'era un vento pazzesco, speravamo di beccare una bella mareggiata oggi ma niente, mare agitato ma non troppo e cielo limpido senza una nuvola, peccato ma sarà per la prossima volta, spero arrivi presto, mi sto iniziando a scocciare di fotografare solo cibo, solo che è stato un periodo un po' moscio a livello di condizioni meteo e pure pieno di attività nel we, abbiamo tentato una sortita all' ex manicomio abbandonato di Cogoleto e poi basta, sempre nuvolo o uggioso nei we liberi, che noia!!
Vi auguro una buona settimana e spero che questa immagine vi metta il cuore in pace, pronto per un Lunedì che è sempre troppo traumatico!! Ma sapete che io il Lunedì sono una belva?? Mamma mia, litigherei con tutti, anzi, litigo con tutti, poi il Martedì sono un' altra persona, la definirei schizofrenia ciclica da post we!! Vabbè dai, speriamo che questa foto serva a placare anche me, la settimana che viene si prospetta col botto!! Aiutooooo!!!!

A presto!

Silvia

lunedì 16 novembre 2015

Torta di Mele e Cannella con Farina di Riso Integrale




Ciao a tutti!! Ok, non è un buon inizio di settimana e ancora peggiore è stata la fine della scorsa, ma non ho molto da aggiungere a tutto quello che è stato già detto ovunque, sono amareggiata, questo si, ma non sono troppo stupita, voglio dire, ci aspettavamo che questi pazzi smettessero di farsi esplodere?
Io purtroppo no!! Certo, così tante persone uccise e un attentato così ben pianificato e con mezzi davvero così artigianali mi fanno pensare anche all' intelligence francese . . . ma come avete fatto a farvelo fare sotto al naso, proprio ora, dopo gli scorsi attentati, mi fa più paura questo, che il problema sia fuori controllo, non si tratta di chissà cosa, qualche mitra e un po' di tritolo, in effetti non credo sia così impossibile procurarseli se sei nel giro giusto con le giuste coperture, insomma, sono armi davvero di base e credo sia estremamente difficile stare dietro ai mezzi di comunicazione attuali, ma in un paese dove neppure un anno fa è successo quello che è successo al Charlie Hebdo, io non mi aspettavo accadesse quello che è successo Venerdì, sono stupita di questo, che sia risuccesso a Parigi, non che sia risuccesso, quello, lo dico con amarezza, me lo sarei aspettata . . . ma a pensarci bene non è così da stupirsi . . . azione e reazione . . . così stanno le cose . . .
Cercando invece di pensare a quello che deve andare avanti, la vita, io non riesco a concepire di dover avere paura a muovermi, ad uscire, a vedere minacce ovunque, io non ci riesco, anzi, mi rifiuto, non voglio avere paura, non devo chiedere scusa di niente a nessuno, non è la mia guerra, lo so che ci vanno di mezzo persone come me ma ripeto, io non voglio avere paura.
Tutto quello che voglio fare è continuare ad essere una persona rispettosa e voglio continuare a combattere i pregiudizi e a portare avanti miei ideali, non come quei vermi schifosi dei terroristi, che non rispettano un cazzo di nessuno e non portano avanti i loro ideali, portano avanti solo la loro ignoranza e prepotenza senza possibilità di uscita. Perchè le possibilità di uscita ci sono, basta cercarle assieme . . . basta volerle . . . ma chi le vuole?? I potenti o solo le persone ragionevoli??
Basta, mi ero promessa di non dire niente ma sono abbastanza incazzata quindi ho espresso in modo conciso il mio pensiero e adesso passo alla ricetta.






La torta di mele, la torta preferita di una fetta enorme di popolazione, io oggi ve ne presento una versione che mi ha davvero conquistata ma ho dovuto provare più volte prima di ottenere quella che andasse molto bene. Tempo fa avevo acquistato con il GAS una farina di riso integrale, ho provato a Settembre a fare una crostata usando solo quella farina ma non mi era molto piaciuta, troppo sabbiosa in bocca e non mi piaceva il sapore, così l' ho lasciata da parte e poi mi sono imbattuta in questa torta di Mary , ho voluto provare anche io ad usarla in una torta di mele!!
Non ho fatto la sua torta però mi ha ispirata e la ringrazio molto, ma prima o poi farò anche la sua perché è speciale, andatela a sbirciare!!!
Torniamo a noi, la prima torta di mele con la farina di riso integrale non mi ha soddisfatta ma poi ho fatto un po' di modifiche e adesso la versione ottimizzata mi piace moltissimo, meno male perché il primo impatto con quella farina non è stato buono, e rischiava di rimanere in dispensa.
E' un dolce leggero, coccoloso e fa venire voglia di una bella tazza di the e di un bel libro da leggere, insomma, è un ottimo comfort food, fidatevi!!






Per uno stampo di diametro 18 cm

100 g di farina di riso integrale
100 g di farina di frumento tipo 1
60 g di zucchero integrale di canna mascovado
50 g di zucchero di canna + un cucchiaio per spolverare la superficie
130 g di latte
1 uovo
50 g di olio di semi
10 g di lievito per dolci
1 cucchiaino e 1/2 da the di cannella in polvere, non siate timide, abbondanti quei cucchiaini!!
1 cucchiaio di farina di mandorle
3 mele
il succo di un limone
burro e farina per lo stampo

Per iniziare sbucciate le mele e affettatele un quarto per volta con la mandolina, mettete le fettine in un recipiente e bagnatele con il succo del limone.
Accendete il forno a 180°.
Sbattete bene e a lungo l' uovo con lo zucchero, aggiungete il latte e l' olio e amalgamate bene, aggiungete le farine setacciate con il lievito e di muovo amalgamate bene, aggiungete la cannella e dopo avere di nuovo mescolato bene, aggiungete quasi tutte le mele, lasciatene da parte l' equivalente di circa mezza mela da aggiungere in superficie alla torta prima di metterla in forno.

Imburrate e infarinate uno stampo apribile, io ne ho usato uno da 18 cm di diametro, e versatevi l'impasto. Sbattete sul piano di lavoro lo stampo per livellare l'impasto e aggiungete sulla superficie le fette di mela lasciate da parte. Spolverate la superficie del dolce con la farina di mandorle, lo zucchero e altra cannella, che secondo me nei dolci con le mele non è mai troppa, e infornate in forno a temperatura raggiunta per 45 minuti, poi fate la prova stecchino, se esce asciutto la torta è cotta, sennò lasciatela ancora 5 minuti e rifate la prova, a me sono serviti 50 minuti ma dipende dal forno ovviamente!!
Lasciate intiepidire il dolce prima di sformarlo!
Devo dire che questa torta è proprio speciale, morbida, umida, melosissima e tanto buona!!
E ho trovato la pace con la farina di riso integrale, ha un sapore abbastanza deciso e che sinceramente non ho amato troppo ma in questo dolce conserva la sua nota rustica senza prevaricare gli altri sapori!
E' stata una bella scoperta!









Vi auguro una buona settimana, io ieri ho festeggiato il ravioli day con la suocera, ne abbiamo fatti 1000, ragazzi, che soddisfazione e mangiarli a pranzo prima di ricominciare lo è stato ancora di più! E la prossima volta pansoti!!!
Però ammetto che ieri sera mi sentivo come se mi fosse passato sopra uno schiacciasassi, ragazzi, che tempra ci vuole, io le sono stata dietro bene ma mia suocera è davvero un treno in corsa!!!


A presto!!

Silvia


martedì 10 novembre 2015

Brasato al Vino Rosso




Ciao a tutti!!
Come avete passato il we??
Io benissimo, Sabato siamo andati sui monti dai suoceri a raccogliere il mirto, ne abbiamo preso una quantità industriale, secondo i calcoli del marito ne dovrebbero uscire sui 12 litri!! Fornitura biennale garantita per noi e gli amici!!
Alla sera pizza con gli amici fotografi e quando siamo tornati mi sono messa ad imbastire il lavoro del giorno dopo, ossia la preparazione della marinatura per il brasato che vi presento oggi!! Ho fatto anche una torta Domenica, e quella arriverà tra un po', ma la cosa bella è stata che ho fatto tutto con calma e bene, non accade sempre, a volte mi capitano inghippi o non tutto esce come vorrei, invece stavolta è andata benissimo, si vede che ero proprio in vena!! Meglio per noi, ci siamo gustati un brasato con i fiocchi, uno dei migliori fatti sinora, sarà che ho usato un ottimo vino, ma secondo me non solo, c'era una congiunzione favorevole!!
Ieri e oggi ancora casuccia, le solite ferie da smaltire, ma questa volta ho deciso che me le sarei proprio godute, niente commissioni, niente spesa, niente lavatrici, ieri ho fotografato tutto il giorno, comprese le bacche di mirto, mio marito mi ha chiesto di fare la foto per l' etichetta delle bottiglie del liquore che farà, lui è fissato con le etichette, le mette a tutti i liquori che prepara!! Le ha sempre create lui con i disegni ma stavolta lo ha chiesto a me!! Ed è pure pretenzioso!! Avevo già provato Domenica mattina mentre cuoceva la carne ma non avevo capito cosa voleva, invece ieri ho fatto centro!! Oggi vado a pagare l' assicurazione, ma non posso fare altrimenti, e poi giretto in centro e aperitivo con la mia amica Carla!! Eccheccavolo, queste sono ferie, sennò davvero arrivo a preferire di stare al lavoro se devo passare il mio tempo libero a fare solo le cose che devo e non che vorrei!! Che poi devo . . nessuno mi chiede di fare nulla, solo che io mi sento quasi in dovere visto che sono a casa!!
Vabbè, oggi festeggiamo i veri giorni di ferie della Silvia con questo meraviglioso brasato!!
Ottimo vino, ottimo taglio di carne, sapori decisi e corposi per un secondo piatto che per me è un punto fisso!!





Il brasato al vino rosso è uno dei miei piatti di carne preferiti, uno dei miei tanti piatti di carne preferiti, e questa ricetta viene dal Piemonte, annotata anni fa sul mio librino delle ricette, dove abbiamo la casa di campagna, una regione con vini corposi e importanti e con una cucina che amo!
I vini che si possono usare sono diversi, il Barolo in testa, ma basta che il vino sia corposo e con una bassa nota acida , io ho scelto un ottimo dolcetto d' Alba, e il risultato sarà eccellente.

Per 5-6 persone se si fa anche un primo, per 4 se si serve come piatto unico:

1,2-1,4 kg di polpa di manzo per brasati, il mio macellaio mi dà sempre tagli di spalla tipo il fesone o la copertina e sono ottimi
2 carote medie
1 cipolla
1 spicchio d' aglio
1 costa di sedano
1 rametto di rosmarino
1 rametto di timo
1 foglia di alloro
1 chiodo di garofano
un pezzetto di cannella
mezzo litro di ottimo vino rosso a medio-bassa acidità, io ho usato il dolcetto d' alba
sale, pepe olio e.v.o


La sera prima mettere la carne in un recipiente assieme a tutti gli odori tagliati a pezzi, alle spezie e al vino, coprire con la pellicola e lasciare a marinare in frigo per almeno 12 ore.
Il giorno seguente levate la carne dalla marinatura, massaggiatela bene con sale e pepe e scaldate 4-5 cucchiaio d' olio e.v.o. in una pentola, meglio se di coccio o di ghisa.
Quando l' olio è ben caldo rosolate bene la carne da tutti i lati, deve colorirsi bene, aggiungete il liquido di marinatura con tutti gli odori. Aggiungete ancora una spolverata di pepe e un pizzico di sale e appena prende il bollore abbassare la fiamma al minimo e cuocere la carne circa 2 ore e mezza, girandola a metà cottura.
Una volta la vostra carne sarà cotta, toglietela dal sugo che frullerete, ricordandovi di togliere, se non lo avete ancora fatto, i rametti del rosmarino e del timo e la foglia d' alloro, fate ridurre il sugo per addensarlo e tagliate l' arrosto, aspettate però che si sia un po' freddato sennò le fette si sgretoleranno.
Servite l' arrosto dopo averlo fatto riscaldare nel suo sugo.






Che dire, si scioglie in bocca, non abbiamo neppure usato il coltello, certo due ore e mezza di cottura rendono tenera anche una scarpa ma vi assicuro che si scioglie in bocca, anche da freddo, ammetto che il giorno delle foto me ne sono mangiata un pezzetto così senza scaldarlo e sono rimasta stupita!!

Io l' ho servito con il purè di patate e si sposa perfettamente anche alla polenta, ma date le temperature mi sembrava prematura!! Ci riserviamo la polenta per la prossima volta, sperando che il freddo arrivi prima o poi, qui si muore di caldo!!!




Con questa ricetta partecipo al contest di Pentagrammi di Farina

contest foodblog 1 anno pentagrammi di farina le personalità in cucina


 Dal test risulto essere la tradizionalista terrona, e mi sa che hanno proprio ragione!!!


contest foodblog le personalità in cucina pentagrammi di farina tradizionalista terrona


Auguro a tutti buon proseguimento di settimana!!
A presto!

Silvia

mercoledì 4 novembre 2015

Rotolo Dolce alla Confettura di Albicocche e Vaniglia




Ciao a tutti!!
Rieccomi in quel di Genova dopo il we in campagna!! Siamo andati nel bosco a passeggiare ed alla ricerca di funghi, ci siamo goduti la stufa, l' autunno, il mercatino dell' antiquariato ad Ovada e delle deliziose colazioni!!
Nel paese dove andiamo in campagna non c'è molto per procacciarsi cibo, cioè una volta si, ma ora ha chiuso tutto, casa nostra è praticamente il vecchio negozio di pane e focaccia, il soggiorno era il vecchio forno a legna, nella cucina in una parete mia mamma ne ha conservato la facciata, dicevo di solito facciamo un po' di spesa prima di salire ma questa volta, dato che avevo tempo, ho preparato io un po' di cose quando eravamo ancora a Genova tra cui un dolce che inseguivo da almeno un anno . . . il mitico dolce alla confettura di mia suocera!!
Questo dolce è di una semplicità unica ma lo voglio pubblicare lo stesso in primis perché è buonissimo e poi perché ha una sua storia che è una comica.
Dovete sapere che mio marito non ama i dolci con la confettura, niente da fare, crostate, torte farcite, biscotti ripieni, niente, non c'è verso di fargli mangiare un dolce marmellatoso, non li guarda nemmeno!!! Ma uno solo, uno si, e ne va matto, il rotolo di sua mamma!!
Ok, ma amor, spiegami com'è che provo a fartelo, ho tonnellate di confetture in credenza, usiamole!!
Ma è una sfoglia sottile, la stendi, la arrotoli e la cuoci. Amor, cerchiamo di essere un po' più precisi, ma è una frolla, una pasta sfoglia, una pasta da strudel, no, niente di tutto ciò, la mia curiosità stava arrivando alle stelle e pure la voglia di provare questo dolce che pareva essere delizioso a detta non solo del marito ma pure del suocero!! Amor, fatti dare la ricetta che lo faccio, però ci vogliono dei numeri, a occhio non posso, non ho neppure capito che impasto deve uscire!!!!
La ricetta mio marito se l' è sempre scordata e alla fine a Settembre mi sono decisa a chiederla direttamente alla sua creatrice, che, da buona cuoca dell' ormai faccio ad occhio, mi ha dato delle dosi, si, ma una idea un po' nebulosa della preparazione e della cottura, terminando con cuocere a 180° per il tempo che ci vuole, mitica suocera!!
Finalmente, dopo ripetute prove per ottenere il dolce della Rosetta, finalmente ci sono, ho l' ok del marito, la ricetta è stata finalmente compresa ed assimilata!!




Un dolce davvero veloce, buonissimo, rustico come piace a me e pieno di deliziosa confettura!!
Quest' anno la produzione estiva di confetture, nonostante i 35 gradi costanti, è stata davvero abbondante, e sono lietissima di poterla sfruttare in modo che piaccia ad entrambi!!
In questo caso ho messo albicocche e vaniglia, deliziosa, fatta con la frutta dei suoceri, una vera bontà!!



 
Ecco cosa vi serve:
 
250 g di farina tipo 0
1 uovo
2 cucchiai di zucchero
3 cucchiai di malvasia o marsala dolce all' uovo
65 g di burro morbido
1 pizzico di sale
2-3 cucchiai di latte
un vasetto di confettura della vostra preferita (io albicocche e vaniglia home made)

Setacciare la farina e formare una fontana, aggiungere il burro, lo zucchero, il sale e l' uovo, aggiungere il vino dolce e iniziare ad impastare, aggiungere anche il latte ma un cucchiaio alla volta, continuate a lavorare l' impasto, dovrà risultare liscio, omogeneo, morbido ma asciutto, non appiccicoso.
Lasciatelo riposare per una mezz' ora e stendetelo sulla spianatoia ad uno spessore di 2-3 mm.
Spalmatelo con abbondante confettura e chiudetelo a rotolo, sigillando bene le estremità e sigillandolo bene per tutta la lunghezza.
Bucherellatelo con uno stecchino e infornatelo in forno già caldo a 180° per 40-45 minuti.
Una volta cotto, sfornatelo e gustatelo anche tiepido, vi giuro non smetterete di tagliarne fettine, è davvero buonissimo!!





Per la confettura, fatta quest' estate, ho usato 1 kg di albicocche al netto dei noccioli, 300 g di zucchero, 1 busta di fruttapec 3 : 1, una bacca di vaniglia.
Io utilizzo sempre il metodo che adesso descrivo, mi trovo benissimo, so che il fruttapec è un argomento controverso ma ho provato mille metodi per diminuire la cottura della frutta, niente, almeno un' ora ci vuole perchè non mi rimanga liquida e io voglio cuocere la frutta il meno possibile, quindi da un po' sono passata al fruttapec, se siete contrari al suo utilizzo, basterà aumentare a 500 g lo zucchero e cuocere la confettura per almeno un' ora.
La sera precedente ho messo a macerare le albicocche ben lavate e tagliate a pezzetti con lo zucchero, i semini della vaniglia e la stecca svuotata in una pentola dai bordi un po' alti. Il giorno dopo ho tolto la stecca, con il frullatore ad immersione ho appena appena passato la frutta, lasciando molti pezzettoni, ho aggiunto il fruttapec, l' ho sciolto bene e ho portato a bollore. Ho fatto bollire circa 7 minuti a fuoco vivace e ho riempito i vasetti precedentemente sterilizzati. Una volta chiusi i vasetti, li ho capovolti e dopo circa 15 minuti li ho rimessi a testa in su in un catino avvolti da una serie di strofinacci fino al completo raffreddamento e al raggiungimento del sottovuoto.




Tornando un momento al dolce, il liquore regala un aroma delizioso alla pasta che rimane bella friabile fuori ma morbida nella parte interna a contatto con la confettura, devo essere sincera, questo dolce ha fatto innamorare anche me, sono ben lieta di poter rinunciare alle crostate, questo è un sostituto con i fiocchi,  l' unico neo è che essendone ghiotto anche il marito, dura molto poco, tutte le volte che l' ho fatto ce lo siamo strappati dalle fauci a vicenda, che mostruosi siamo!!
Se volete potete cospargerlo con zucchero a velo ma è già abbastanza dolce per la confettura, magari ci può stare se farcito con una marmellata di arance, lo scoprirò presto dato che ho in programma di farlo anche con quella!!
Vi auguro un buon proseguimento di settimana, la mia continuerà ad essere abbastanza impegnativa e anche quelle a venire, spero di trovare il tempo per le cose che amo, ho in mente tante cose, forse troppe e alla fine mi disperdo o sono stanca morta!!!
Ma ce la posso fare, ce la devo fare e ce la farò!!
Ci credete voi???

A presto!!

Silvia

giovedì 29 ottobre 2015

Quiche alla Farina di Castagne Farcita con Ricotta, Champignons e Speck




Ciao a tutti!! Per la mia immensa felicità oggi e domani sarò a casuccia, dovevo starmene una settimana intera a casa, le solite ferie arretrate, ma dato come girano da noi le cose era praticamente certo che tutta la settimana sarebbe stato impossibile, beh, però almeno due giorni si!! Oggi quindi per me è Sabato, nonostante la mia giornata lavorativa ieri si sia conclusa tardissimo e io fossi stanchissima, ero super rilassata e mi aspetta un tour in campagna con partenza Venerdì, quello vero, yuppi!!
Oggi ho un po' di cose da fare quindi vado veloce alla ricetta, una torta salata speciale!!




La ricetta me l' ha ispirata una rivista di cucina francese che ho sfogliato in aeroporto a Parigi durante il viaggio di ritorno dall' Irlanda a fine Agosto. Mi aveva incuriosita l' utilizzo della farina di castagne in una torta salata e ho voluto provare!
Anzi, ho provato ben due volte, due diverse percentuali di farina di castagne e vi lascio quella che per me è migliore, la ricetta originale prevedeva una brisèe con parti uguali delle due farine e un ripieno a base di funghi, uova e panna, io invece ho fatto una frolla salata, al posto della panna ho usato la ricotta e ho aggiunto lo speck, inoltre ho scelto di aggiungere anche una puntina di semi di finocchio, stanno molto bene nell' insieme, basta non esagerare sennò diventano troppo invasivi, come mi è successo la prima volta!!




Per la frolla salata:

80 g di farina di castagne
120 g di farina tipo 1
80 g di burro
1 uovo
2-3 cucchiai di acqua
2 pizzichi di sale

Lavorare a mano il burro con le farine setacciate e il sale fino a che non viene assorbito e resta una farina granulosa, aggiungete uovo e acqua e lavorate fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, fate una palla e mettetela, avvolta da pellicola, a riposare in frigo per un' oretta.

Per il ripieno:

350 g di funghi champignons
2 spicchi d' aglio
100 g di speck a fette
250 g di ricotta
2 uova
olio e.v.o., sale e pepe qb
5-6 semi di finocchio
timo e maggiorana in tutto mezzo cucchiaino da the

Fate soffriggere l' aglio in 5/6 cucchiai di olio e.v.o., aggiungetevi i funghi ben puliti tagliati a fette e fateli saltare a fuoco vivace per 5 minuti, aggiungete gli odori, salate e fate cuocere i funghi per altri 5 minuti sempre a fiamma vivace, in modo che si asciughino dal loro liquido. Spegnete il fuoco e lasciateli intiepidire.

Accendete il forno a 180° gradi e, nel frattempo, in una ciotola sbattete con la frusta a mano le uova e la ricotta, unite un pizzico di sale e abbondante pepe macinato al momento, unitevi i funghi, lo speck tagliato a striscioline, conservandone qualcuna da mettere sulla superficie, mescolate bene e lasciate da parte.

Prendete la pasta e stendetela con il mattarello, fate un disco di spessore circa 5 mm.
Foderate di pasta una teglia da 20-22 cm di diametro e, quando il forno è in temperatura, fate una prima cottura in bianco alla pasta, saranno necessari 25-30 minuti.
A questo punto versatevi il ripieno, livellatelo bene, decorate con le striscioline di speck lasciate da parte e continuate la cottura per altri 20 minuti, sfornate la quiche e lasciatela raffreddare.







Io l' ho gustata con un contorno di cime di rape saltate ma è perfetta anche con un' insalata di cavolo o verdure grigliate, la farina di castagne si sente e addolcisce un po' il tutto, un sapore particolare ed avvolgente, davvero da provare!!
Buon proseguimento di settimana a tutti, buon Halloween a chi lo festeggia e a prestooooo!!!

Silvia