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venerdì 27 dicembre 2013

Insalata di Mare Tiepida con Salsa Aromatica


Ciao a tutti, passato bene il Natale?? Io si, è un periodo in cui sono un po' preoccupata per il mio lavoro, quindi non sono riuscita ad essere serena come sempre, però sono stati due bellissimi giorni!
A pranzo eravamo invitati dai suoceri e a cena dai miei, il tutto con uno spostamento di un'ora di macchina sotto una tempesta di pioggia e vento terribili!! Il 26 Genova era ricoperta di ombrelli sfasciati!!
E il 26 eravamo insieme ai cugini, ognuno ha portato una pietanza, divertente e un po' diverso dal solito e siamo stati davvero benissimo!!
Purtroppo oggi mi è toccato lavorare . . .
Vabbè, veniamo all' argomento del post . . . dopo i bagordi natalizi ci vuole una ricetta leggera, una versione un po' alternativa dell'insalata di mare, in frigo poi avevo dello zenzero fresco e delle bietoline lessate metti tutto insieme e il gioco è fatto!!

Per questo piattino servono:

250 g di insalata di mare mista (seppioline, gamberi, vongole, cozze, polpo)
succo di mezzo limone
2 cucchiaini di salsa di soia
1/2 cucchiaino di cipollotto tritato
3 cucchiai d'olio
2 pizzichi di sale
2 pizzichi di zucchero
2 cucchiaino di polpa di zenzero fresco grattugiato
1 cucchiaino di pepe rosa
prezzemolo per dare un tocco di verde
bietoline lessate

Per la salsa mescolate con la forchetta fino a creare un'emulsione il succo di limone, la salsa di soia e l'olio, aggiungete il cipollotto tritato, il sale e lo zucchero, lo zenzero grattugiato e il pepe rosa schiacciato.
Scottare in acqua bollente l'insalata di mare per circa 10 minuti, poi sentite con la forchetta se è abbastanza tenera.
Condite il pesce con la salsina e affiancatelo alle bietoline lessate, condite anch'ese con la salsa!!
Può essere servito come antipasto o come secondo piatto, a voi la scelta!!

A presto e buone feste!!!

Silvia

domenica 22 dicembre 2013

Crostata al Cacao con Frangipane e Caramello al Burro Salato


Ciao a tutti! Vi ricordate la nefasta scorsa Domenica, in cui ho legato due volte l'arrosto e crepato al pentola della nonna??
Beh, nel pomeriggio poi ho prodotto questa crostata e direi che è andato tutto benone!!

L'idea è nata da un ricordo di quest' estate, una crepe mangiata in vacanza, con frangipane e caramello al burro salato, ovviamente l'ho amata e visto che volevo provare di nuovo questi sapori, ho deciso di fare una crostata.
La base è una frolla al cacao amaro con 3 diversi zuccheri, perché? Ma semplice, avevo poco zucchero a velo, poco più di un terzo del necessario, non avevo voglia di tritare lo zucchero semolato e allora ho messo un terzo di zucchero semolato e un terzo di zucchero di canna integrale, mi dava l'idea di rendere meno granulosa la frolla. E' venuta squisita!!
Per il frangipane, non avendolo mai fatto, ho usato la ricetta del buon Montersino, almeno avevo un buon punto di partenza, ho solo aggiunto un bicchierino di liquore nespolino del marito, che sa di mandorla amara.
La frolla era tanta per la teglia apribile che ho (non avevo cuore di usare la teglia più grande per crostate . . . ci tenevo a sformarla senza troppe disgrazie data la mattinata!!), così dal surplus di impasto, e anche di crema, ho fatto 6 tartellettes.
In realtà ho fatto due cose diverse ma uguali, la crostata nella mia idea prevedeva il caramello sopra il frangipane dopo la cottura, nelle tartellettes invece l'ho messo sulla frolla sotto il frangipane e ho messo in forno.

Questo dolce è venuto una bomba, la torta ( solo 3/4 perché il marito si è opposto molto alla dipartita del dolce da casa) l'ho portata al lavoro e sono rimasti tutti a bocca aperta, era veramente fantastica, le tartellettes ce le siamo pappati noi ma la rifaccio di sicuro era davvero fotonica, forse uno dei dolci più buoni che abbia fatto finora!

Ecco la ricetta per uno stampo da crostata da 26 cm o per uno stampo da 22 cm e 6 tartellettes!

Per la frolla:

300 g di farina 00
150 g di burro
1 uovo
40 g di zucchero a velo
30 g di zucchero semolato
30 g di zucchero mascovado
1 bustina di vanillina
20 g di cacao amaro

Fate a pezzetti il burro freddo nella farina setacciata, aggiungete lo zucchero, la vanillina, il cacao e l'uovo, impastare bene a mano fino ad ottenere una frolla liscia ed omogenea, fare una palla e metterla in frigo avvolta nella pellicola per circa mezz' ora.

Per il frangipane:

125 g di farina di mandorle
125 g di zucchero a velo
125 g di burro
125 g di uova intere (2)
50 g di farina
1 bicchierino di liquore alla mandorla

Montare il burro e lo zucchero a velo, unire le uova poco per volta poi aggiungere le mandorle, la farina e il liquore e impastare fino a rendere omogeneo il composto.

Caramello al burro salato per la copertura! (Il mio l'ho comperato in Bretagna ma sul web si trova come farlo!!)

Prendere la frolla e stenderla nella tortiera avendo cura di livellarla bene, versare il composto frangipane e livellarlo bene, mettere in forno già caldo a 180° per 30 minuti.
Servire con una bella copertura di caramello al burro salato.

Per le tartellettes invece dopo aver formato la frolla negli stampi, mettere un bel cucchiaino da the di caramello e coprire con il composto frangipane. Le tartellettes le ho fatte cuocere per 20 minuti sempre a 180°.

Tanti auguri a tutti e ci rivediamo quando è finito questo marasma natalizio!!! 

Silvia

mercoledì 18 dicembre 2013

Filetto di Maiale Ripieno di Prugne al Marsala



Ciao a tutti, lo scorso fine settimana ero da sola, Domenica l'ho dedicata tutta al mio relax domestico preferito, produrre cibi, e ne ho approfittato anche per confermare il nuovo venditore di carne di maiale che ho scoperto.
Ha un negozio davvero carino, pieno di filetti, lonze, bistecche e salami, uno spettacolo!!
La carne posso dire che è davvero buona e gli insaccati sono tutti fatti da loro, avevo preso della lonza da fare a scaloppina che ci era davvero piaciuta, un po' di salsiccia e un filetto di maiale, ovviamente per farlo nel mio modo preferito, con le prugne e il marsala!!
Nel pomeriggio invece mi sono dedicata al dolce, una crostata che arriverà presto su questi monitor!!
La giornata è iniziata in maniera un po' nefasta, ma meno male che almeno ho cucinato bene, innanzitutto ho legato l'arrosto due volte perché alla prima mi sono resa conto di essermi scordata di avvolgerlo con la pancetta, quindi slega e rilega, poi ho spaccato la pentola di coccio che credevo andasse sia sul fuoco che in forno, una vecchia pentola di mia nonna, che tragedia, invece sul fuoco non ci andava e si è crepata, l'ho lavata e l'ho messa come ornamento in cucina, che ci sta pure, ma che nervoso!!!

Ecco cosa vi serve per questo filetto che davvero a me piace da matti!!

1 filetto di maiale da circa 600/700 g
100 g di pancetta arrotolata a fette
1 noce di burro
3 cucchiai di olio e.v.o.
100 ml  di Marsala 
15 prugne secche denocciolate 
2-3 foglie di salvia
un rametto di rosmarino 
uno spicchio d'aglio 
sale e pepe  
5 bacche di ginepro

Ammollare le prugne nel marsala e lasciatele marinare nel vino per 1 ora. 
Passato il tempo necessario, accendete il forno a 180° e praticate un taglio lungo tutto il filetto partendo da qualche centimetro dall'inizio e finendo qualche centimetro prima della fine. Posizionate le prugne nel taglio, a me ne sono servite circa 10, le altre tenetele per il sugo.
Massaggiate il filetto con sale e pepe, io ho messo due pizzichi di sale e una grattata di pepe su tutta la lunghezza, massaggiate la carne in modo da uniformare bene la salatura.
Avvolgete il filetto nelle fette di pancetta e legatelo con lo spago da cucina, in modo che rimanga ben chiuso.
Fate scaldare sul fuoco l'olio e.v.o. con il burro in una pentola che possa andare anche in forno. Quando sfrigola tutto, mettete l’arrosto e fatelo rosolare in modo uniforme su ogni lato. Aggiungete il rosmarino, la salvia e lo spicchio d’aglio con la buccia così non brucia.
Mettete l’arrosto in forno a 180° C per circa mezz’ora, poi quando è cotto, toglietelo momentaneamente dalla pentola perché lì andrà fatta la salsa.
Unite il marsala  al fondo di cottura dell’arrosto e lasciate evaporare a fuoco vivo.
Aggiungete un po’ di acqua, fate bollire la salsa per circa due minuti e aggiungetevi le prugne rimaste tagliate a pezzetti. Lasciate restringere un pochino la salsa sul fuoco.
Tagliate l’arrosto a fette e rimettetelo nella pentola con al salsa fino al momento di servire, io l'ho cucinato al mattino e poi l'ho mangiato a cena con il marito, era davvero ottimo!! L'ho accompagnato con patate al forno con aglio, salvia e rosmarino, ovviamente cucinate alla sera, quindi non sono presenti nella foto che è stata scattata a pranzo!!
Era tanto che non preparavo questo arrosto e adesso che ho il marito col palato un po' più abituato alla mia cucina ero quasi sicura gli sarebbe piaciuto, e così è stato, provatelo perché merita!!
A presto!!

Silvia
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domenica 15 dicembre 2013

Orange & Cinnamon Cookies - Biscotti all'Arancia e Cannella


Ecco, come prevedevo sono precipitata nel turbine dei biscotti, ma come ho fatto finora a vivere senza poter aprire la mia scatola e sentire un profumo squisito che esce!!
Sabato scorso, nel primo pomeriggio per evitare il delirio delle compere natalizie delle 17, con mio marito siamo andati in centro a comprare qualche regalo, poi siamo entrati in libreria, io non riesco ad andare in centro senza entrare da La Feltrinelli, è più forte di me!! Lì mi sono imbattuta in un libro di dolci americani, ossia "American Bakery" di Laurel Evans, l'ho sfogliato e mi è sembrato carino, così ho investito 16 euri e me lo sono portato a casa.
Ovviamente la sera stessa ho deciso di mettere in atto qualcosa, ho scelto cosa durante il viaggio di ritorno in macchina, ci siamo fermati a comprare quello che mancava e appena arrivati a casa mi sono messa a biscottare, tanto per cena avevamo gli spiedini e il cavolo crudo, quindi non avevo premura di preparare!!
L'indomani poi a cena saremmo stati dai miei genitori e mi sembrava un pensiero carino portarne un po' a quel golosone di mio papà!!
Nel libro questi biscotti sono al limone, ma volevo uno stimolo per farmi impossessare dallo spirito natalizio, arancia e cannella mi sono sembrati adatti allo scopo, anche se alla fine lo spirito natalizio deve essersi impossessato di qualcun altro . . .  forse ha sbagliato porta ed è andato dai vicini . . .

Vi scrivo la mia versione, che è uguale a quella originale solo che a tutto quello che concerne il limone ho sostituito l' arancia e poi ho aggiunto la cannella, riporto anche le dosi originali per la glassa che secondo me però sono esagerate, infatti abbiamo ricoperto di glassa avanzata qualunque cosa per i due giorni seguenti,  metà dose va più che bene!!

Per circa 32 biscotti:

280 g di farina Manitoba
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1/2 cucchiaino di sale
110 g di burro a temperatura ambiente
200 g di zucchero
1 cucchiaio di scorza grattata di arancia
1 uovo
2 cucchiai di succo di arancia fresca
2 cucchiaini di cannella in polvere

Per la glassa:

60 ml di succo di arancia fresca
2 cucchiai di scorza grattata di arancia
240 g di zucchero a velo
1 e 1/2 cucchiaini di cannella in polvere

Per prima cosa caldare il forno a 180°. Poi setacciare la farina con il bicarbonato e il sale.
Nella planetaria montare il burro con lo zucchero  e la scorza di arancia fino a farlo diventare un composto morbido e spumoso.
Unire l'uovo, il succo di arancia e la cannella e incorporarli lentamente al burro montato.
Aggiungervi la farina e mescolare con un cucchiaio di legno per amalgamare bene.
Fare delle palline di circa 3 cm di diametro e posizionarle sulla placca da forno coperta con carta da forno a distanza di circa 5 cm l'una dall' altra.
Cuocere per 15-18 minuti, a seconda del forno, io per esempio ho fatto 18 minuti pieni, poi mettere i biscotti a raffreddare su una gratella. Occhio che quando sono caldi sono ancora morbidi!!
Per la glassa invece si mescolano insieme con la frusta tutti gli ingredienti e se fosse necessario aggiungere un po' d' acqua o succo.
Quando i biscotti sono freddi spennellateli bene con la glassa e fatela sciugare per un' oretta prima di riporli nella vostra scatola preferita, si perché vi assicuro che questi biscotti si meritano quel posto!!
Mio papà è impazzito e mia mamma mi ha caldamente suggerito di farli come regalino home made natalizio ai colleghi, l' orco poi li ha decretati favolosi, quindi la prima prova "avrò fatto un buon acquisto?" è superata, vediamo poi se le altre ricette sono valide come questa!!

A presto!

Silvia

giovedì 12 dicembre 2013

Bocconcini di Pollo e Lenticchie al Curry Piccante


Ciao a tutti, intanto che aspetto che arrivi la cena, stasera pizza, ho un po' di febbre e non ho cuore di stare dietro alle pentole, approfitto per descrivervi la cenetta di un paio di sere fa.
Sfogliando un numero de La Cucina Italiana, avevo visto una zuppetta di lenticchie al curry piccante che mi ha sfiziato molto, ma visto che non mi andava di mangiare una zuppa, l'ho trasformata in un contorno per dei bocconcini di petto di pollo, e ho anche aggiunto un ingrediente, il famigerato broccolo, che ci sta benissimo!!
Il risultato è stato un piatto aromatico e gustosissimo, davvero ottimo!!
L'ideale sarebbe servirlo con del riso Basmati ma non l'avevo e il cous cous non era in tema quindi ho lasciato stare!!

Ecco cosa vi serve per 2 porzioni:

1/2 petto di pollo tagliato a bocconcini piuttosto piccoli
150 g di lenticchie secche che avrete lasciato in acqua almeno 6 ore
1 carota media
1 gambo di sedano medio
1 cipolla media
due pugni di cimette di broccolo tagliate piccole
1 peperoncino molto piccante
almeno 5 cucchiaini di curry
farina
sale, olio e.v.o.

Fare una dadolata spessa con la carota, il sedano e la cipolla, metterla in una casseruola e soffriggerla con 3 cucchiai d'olio e.v.o. e aggiungere le lenticchie scolate e lavate.
Aggiungere 3 cucchiaini di curry e il peperoncino e coprire con acqua, salare e cuocere con il coperchio chiuso per circa 10 minuti, poi aggiungere le cimette di broccolo e continuare la cottura, mescolando e, se serve, aggiungendo un po' d'acqua, aggiustare di sale e cuocere per circa altri 15 minuti. In questo modo i broccoli e le lenticchie manterranno la stessa consistenza, cotti ma non spappolati, secondo me erano perfetti!
Nel frattempo preparare la farina per infarinare i bocconcini e aggiungervi 1 cucchiaino di curry, rotolatevi i bocconcini e fateli saltare in una padella con qualche cucchiaio d'olio ben caldo.
Salare e aggiungere ancora 1 cucchiaino di curry e ultimare la cottura per circa 10 minuti mescolando spesso in modo da dorare i bocconcini uniformemente.
Impiattate e servite ancora ben caldo!!
Buon appetito!!

Silvia

martedì 10 dicembre 2013

Pieve Ligure Sunset




Pieve Ligure Sunset, a photo by silvia brisi on Flickr.
Ciao a tutti, appena trovo il tempo di scrivere i post vi allieterò con altre ricettine, per ora beccatevi il risultato dell'uscita fotografica di Domenica con mio marito e la mia nuova macchina fotograficaaaaa!!!!!!
L'albero di Natale lo faremo prima o poi!!
Un abbrccio e a presto!!!!!

Silvia

giovedì 5 dicembre 2013

Ginger Meltaways - Biscotti allo Zenzero


Ciao a tutti, chi mi segue e chi ha provato a cercare nel mio blog qualche ricetta di biscotti sa benissimo che ha trovato il deserto dei tartari!! Sicuramente da questo avrete capito che non sono proprio una forza in "biscotti", non che non mi piacciano, addirittura li compro, ma mi rompo terribilmente le scatole a farli, quindi non li faccio mai! Quando la mia nonna era ancora con noi ne sfornava lei a quintali, avevo quasi sempre una scatola piena di biscotti fatti da lei in casa, ma ora i biscotti latitano e Sabato pomeriggio mi sono decisa a dilettarmi in questa attività, avevo della radice di zenzero e tanta voglia di un biscotto che si sciogliesse in bocca e fresco! Mi sono ricordata che Cristina del blog Vissi d'Arte e di Cucina quest'estate aveva fatto questi biscotti al lime che mi ispiravano tantissimo, io li ho copiati piuttosto fedelmente sostituendo al lime lo zenzero fresco, non mi sento ancora una pioniera del biscotto, quindi ecco la mia interpretazione invernale!
Devo ancora perfezionarmi, ma poco male, è stata così tanta la soddisfazione e la bontà di questi biscotti che li rifarò al più presto!!
Adesso mi è ben chiaro cosa si prova a  fare i biscotti!! Una vera goduria, e poi aprire la scatola di latta e sentire sprigionarsi il profumo del burro e dello zenzero . . . wow!!!!

Comunque torniamo a noi, per fare questi biscotti (2 teglie, però non li ho contati . . . saranno stati una trentina) vi servono:

170 g di burro freddo di frigo
40 g di zucchero a velo
polpa di zenzero grattugiata (io ho messo una radice intera)
4 cucchiai di succo di zenzero, ne uscirà molto, ne ho ricavati 3 cucchiai e ne ho aggiunto uno di acqua
240 g di farina 00
2 cucchiai di frumina
un pizzico di sale
zucchero a velo per ricoprire i biscotti
1 bustina di vanillina (se avete i semi di vaniglia è meglio)
Tagliare il burro a pezzetti e lavorarlo insieme allo zucchero a velo con le fruste elettriche per almeno 5 minuti, finché diventa spumoso e chiaro.
Aggiungere la polpa e il succo dello zenzero, la bustina di vanillina e il pizzico di sale.
Setacciare la farina con la frumina e unirla all'impasto mescolando velocemente.
L'impasto viene piuttosto morbido, ma non mi sono lasciata tentare dall'aggiungere un po' di farina.
Io poi mi sono infarinata le mani e l'ho lavorato un pochino, per omogeneizzarlo.
Poi ho diviso in due l'impasto e ne ho fatti due cilindretti del diametro di circa 4 cm (molto circa, ve l'ho detto che devo perfezionarmi!!) e li ho avvolti nella pellicola, poi li ho messi in frigo per due ore. Da ogni rotolino mi è uscita una teglia di biscotti, ho tenuto il secondo salsicciotto in frigo fino al momento di infornarlo.
Ho tagliato ciascun cilindretto a fettine spesse poco meno di 1 cm (ce ne fosse uno uguale all'altro!!) e ho infornato in forno già caldo a 180° per circa 13 minuti, comunque fino a che i bordi non si sono colorati leggermente.
Una volta cotti ho messo i biscotti su una griglia e non ancora freddi li ho passati nello zucchero a velo!!
Mamma mia che buoni, da oggi adoro fare i biscotti!!
Grazie Cristina!!

E grazie anche alla mitica Consuelo del blog I biscotti della zia che mi ha omaggiato con questo riconoscimento, la regola prevede di riassegnarlo ad almeno 7 blog che in quest'anno mi hanno particolarmente ispirata, vediamo chi sono e anche perché . . . mi sembra interessante no??!!

 

Fotocibiamo per la cura nella fotografia e i dolci mozzafiato, e poi sono miei dirimpettai
Busy Bee per le ricette e i consigli davvero a 360°!
La Belle Auberge  per le ricette da vera gourmet!
Frizzi e pasticci  per la loro creatività e forza!
La Cuocherellona perché è un fiume di idee!
Vissi d'arte e di cucina  beh, mi ha fatto venire voglia di fare i biscotti!!
Vivi in cucina le sue preparazioni sono sempre impeccabili e bellissime!
Love Cooking lo ha già ricevuto ma le sue ricettine sono sfiziosissime e i suoi muffins perfetti!
Gli esperimenti di Mary Grace perché la sua cucina è sulle mie onde, veloce e gustosissima!
Ricette fuori fuoco perché l'originalità la contraddistingue davvero!!

Sappiate però che mi sono fermata qui solo perché altrimenti questo riconoscimento lo pubblicavo per Pasqua!!
In realtà lo dedico a TUTTI i blog che seguo perché ogni giorno mi stimolano e mi fanno vedere tantissimi ingredienti e preparazioni in una luce diversa ed è bellissimo!!

A presto!!!

Silvia

lunedì 2 dicembre 2013

Lasagnette Ricce con Zucca, Speck e Olive Toste al Profumo di Rosmarino


Ciao a tutti, per la serie fatto, mangiato e postato, ecco la mia cena di stasera, che poi sarà anche il pranzo per domani per me e mio marito e la cena per lui, e secondo me ci scappa anche un bis per domani sera per me!
Ne ho fatta un barile!!!
Questa pasta era un po' che volevo farla, ero indecisa se utilizzare come profumo la salvia o il rosmarino, ieri siamo andati a raccogliere il mirto sui monti sopra mia suocera, siamo andati a trovarla e mi ha dato un bel mazzo di rosmarino profumatissimo, quindi la scelta è stata facilissima!
E' una pasta speciale, gustosa e appagante, davvero buona!!
Forse vi siete rotte le scatole di paste ma devo confessare che la pasta è il mio piatto preferito e con questi condimenti saporiti e verdurosi la mangerei anche a colazione!!
La carne mi piace e ho in serbo qualche bel piatto ma la pasta per me non ha eguali!! Lasagne, pasta ripiena, sughi, non c'è verso, li preferisco a qualunque altra cosa!!
Adesso passo però alla ricetta!!

Per 5 persone

500 g di lasagnette ricce
850 g di zucca sbucciata
200 g di speck a fettine
10 olive toste (non omettetele, ci stanno troppo bene!!)
5 ciuffetti di rosmarino  o 1/2 rametto
pepe, sale, olio e.v.o.

Innanzitutto tagliare la zucca a pezzi e cuocerla 15 minuti a vapore in pentola a pressione.
Quando la zucca è pronta rosolate in un saltapasta lo speck tagliato a straccetti con 4 o 5 cucchiai di olio e.v.o. e con il rosmarino, quando è bello colorato aggiungete la zucca e schiacciatela bene rendendola una crema, fate asciugare l'acqua che butterà. Aggiungete anche le olive toste a pezzetti e aggiustate di sale e pepe, aspettate che il condimento si sia asciugato un po' prima di salare, lo speck e le olive fanno già il loro!!
Fate insaporire per 10 minuti a coperchio chiuso e poi spegnete il fuoco, tutti i sapori si amalgameranno bene intanto che l'acqua bolle e la pasta cuoce.
Una volta pronta la pasta, scolate bene e saltatela assieme alla zucca con un filo d'olio e una bella spolverata di pepe!!
Credetemi, questa pasta è davvero squisita è la prima volta che la faccio e sono strasoddisfatta, i sapori sono decisi ma ammorbiditi dalla polpa di zucca che dà una nota cremosa a tutto il condimento, rimane un solo dubbio . . . cosa ne dirà l'orco??!!
A prestoooo!!

Silvia

sabato 30 novembre 2013

Muffins al Caffè e Gocce di Cioccolato


Ah ah, oggi vi posto la ricetta dei muffins energetici che ho fatto Domenica scorsa, presa in prestito nella distribuzione dei grassi dell'impasto di base dalla bravissima Simona di Love Cooking!
Non avevo il burro in casa, non avevo ricotta, solo yogurt, latte e olio e lei usa questi ingredienti come base dei suoi muffins che in effetti a vedersi sono splendidi!!
Allora colta dalla mia recente frenesia da dolci della Domenica mattina, stavolta ho lasciato il marito a dormire alle 10 e me lo sono ritrovata in cucina mooolto dopo, ho preparato questi muffins mescolando la sua versione e la mia, in un mix che direi è perfettamente riuscito!!
Ecco gli ingredienti nella mia interpretazione, la ricetta originale di Simona la trovate qui!
La mia invece la trovate qui!

Per 24 muffins (tranquilli, non davo un party, li ho congelati!!):

350 g di farina 00 setacciata
190 g di zucchero
100 g di olio di semi di arachide (quello avevo)
250 g di buttermilk (125 g di yogurt greco + 125 g di latte)
2 uova
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina
una punta di cucchiaino di bicarbonato
2 tazzine di caffè lievemente zuccherato
1 cucchiaino di caffè in polvere
gocce di cioccolato fondente a occhio
zucchero a velo

Procedimento:

Sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere l'olio, il latte, lo yogurt e le tazzine di caffè.
Aggiungere la farina già mescolata con il lievito, il bicarbonato, la vanillina e il caffè in polvere e mescolare non troppo a lungo, aggiungere le gocce di cioccolato e porzionare il composto nelle formine da muffins rivestite con pirottini di carta da forno. Spolverare con zucchero a velo e aggiungere qualche goccia di cioccolato in superficie e infornare in forno già caldo a 180° per 25 minuti.
Lo zucchero a velo farà formare una deliziosa pellicolina croccante, grazie Simo, non l'avevo mai provato!!
Sono venuti favolosi!!

E con questi dolcetti partecipo al contest di Zibaldone Culinario e Cinzia ai fornelli:


Vi aspetto tutti al mio primo contest!!! 

A presto!!

Silvia

martedì 26 novembre 2013

Caserecce con Crema di Carciofi, Salsiccia e Pinoli


Ciao a tutti, continua la mia crociata domestica a favore delle verdure di stagione!
La scorsa settimana mi sono lasciata tentare da un simpatico Porter pieno di carciofi, 12 carciofoni 5 euro, non potevo lasciarli lì!! Apparentemente non c'era nessuno intorno al camioncino, poi è spuntato un signore a cui ho chiesto: scusi, è lei l'omino dei carciofi?? Tra parentesi era un pezzo d'uomo che mi avrebbe potuto lanciare sulla luna . . . omino . . . sarà che l'ho fatto ridere, e molto anche, ma me ne ha pure regalato uno!!
Ho preso la mia sacchettata pesantissima e pericolosissima (avevo i pantaloncini e i collant) e me ne sono andata a casa pensando che come al solito avevo esagerato . . . ma cosa me ne faccio di 13 carciofi??? E li mangio solo io!!!!
E lì mi sbagliavo!! Ma si, ne ho cucinati 3 al tegame la sera stessa, mio marito, spinto da non so cosa si è offerto di assaggiarli (non li aveva mai voluti nemmeno avvicinare) e non gli hanno fatto ribrezzo (non sembra ma è positivo), poi una parte li ho tramutati in torta salata con speck e patate e pure se l'è mangiata dicendo che era buona, poi ieri sera il top, questa pasta, che è stata spazzolata e ha definitivamente aperto la mente dell'orco e anche la mia perché davvero il mio ventaglio gastronomico domestico si sta spalancando!!
Che soddisfazione!! E non è l'unica degli ultimi giorni (per fortuna perché a Venerdì ero davvero funerea), Domenica abbiamo iniziato a comporre il fotolibro della vacanza di quest'estate in Bretagna, e sta venendo bellissimo!!! Al lavoro i miei esperimenti che stavo portando avanti hanno dato dei risultati ottimi e che confermano la teoria da più direzioni, cosa da non sottovalutare!!
E ieri mi è arrivato il cavalletto nuovo superfigo!! Anche se dopo non poche peripezie dato che l'ho ordinato più di un mese fa . . .
Beh, di media fighezza diciamo, volendo ci si possono spendere copiose centinaia di euro ma non volevo esagerare . . . però è indispensabile per il tipo di fotografia che amo quindi ho scelto un modello che si adattasse in toto alle mie esigenze, non il top ma nemmeno una scaberciata in modo da essere a posto fino a che non si distrugge anche questo!!
Il mio vecchio tripod poveretto non ce la faceva più . . . non potevo lasciarlo con la macchina fotografica sopra per qualche minuto che si allentava la vite della testa e si piegava . . . uno strazio!!
Non so come ho fatto a farci la vacanza, quando ero lì mi si è pure rotto un pezzo e ho rischiato di scaraventarlo tra i flutti,  avrei dovuto cambiarlo prima, ma si sa . . . sono parsimoniosa e fino a che proprio non è necessario, io non sgancio moneta!!
Comunque passiamo alla ricetta che per le altre cose ci saranno altri post!!

Cosa vi serve per 2 porzioni:

220 g di caserecce o pasta del formato che vi piace
4 carciofi puliti
150 g di salsiccia
1/2 bicchiere di latte
3/4 bicchiere di vino bianco
2 spicchi d'aglio
1/2 cucchiaino di brodo granulare
30 g di pinoli circa
olio e.v.o., sale, pepe a gusto personale

In una padella soffriggere 4 o 5 cucchiai d'olio e.v.o. con l'aglio, aggiungere i carciofi tagliati a fettine sottilissime e rosolare.
Sfumare con il vino bianco, aggiungere il dado, aggiungere 1 bicchiere d'acqua e il pepe e fare cuocere a coperchio chiuso almeno 30 minuti, aggiustando di sale se necessario. I carciofi devono diventare morbidissimi e durante la cottura, se necessario aggiungete ancora un pochino di acqua.
Una volta pronti i carciofi, aspettate che siano tiepidi e passateli nel tritatutto fino a renderli una crema, io ho ammorbidito il tutto con mezzo bicchiere di latte dato che ho fatto assorbire la maggior parte del liquido di cottura, potere ometterlo lasciando più liquido nei carciofi o potete usare anche la panna, la crema diventa più ricca ma io non la digerisco e meno ne mangio meglio sto!
A questo punto prendete un saltapasta e mettete un paio di cucchiai di olio e.v.o., la salsiccia sgranata a pezzettini e i pinoli e fate colorire bene, aggiungete la crema di carciofi, amalgamate il tutto e lasciate insaporire a fuoco spento per il tempo di cottura della pasta.
Quando la pasta è pronta, scolatela ma non esageratamente che un po' di acqua di cottura ne rende più fluido il mescolamento e saltatela nel saltapasta con il condimento, servite subito spolverando con ancora un po' di pepe e decorando con qualche pinolo al volo!!

A presto!!!

Silvia

venerdì 22 novembre 2013

Polenta Grigliata e Funghi Porcini


Ciao a tutti, finalmente stasera riesco a pubblicare la mia cena, che è stata davvero goduriosa e ci voleva dopo una settimana così!!
Al lavoro siamo tutti spremuti fino all'osso, secondo me ci verrà un esaurimento nervoso, ce lo sognamo la notte . . . purtroppo è un momento un po' critico, bisogna riuscire a prendere un ordine importantissimo, anzi, vitale direi, a Marzo e almeno altri due contratti di sviluppo prodotto con clienti che sono leader nel mercato delle risonanze magnetiche e siamo davvero sotto pressione sia fisica, nel senso che lavoriamo tanto e ci riposiamo troppo poco, che psicologica, nel senso che se questi contratti non li prendiamo . . . boh!!!
Mi piace il mio lavoro ma a volte mi chiedo se ha senso lavorare 10 ore al giorno, tornare sempre tardi, non avere tempo di fare nulla se non il fine settimana, ma la vita è davvero questa?? So che non è così ma se uno lavora e basta che altra vita riesce a farsi?? Non so, sono un po' in crisi mistica in questo periodo, vedo i miei colleghi che hanno i bimbi piccolissimi che sono sempre al lavoro, tornano a casa ad orari assurdi e mi chiedo che cavolo si vivono della loro famiglia, dei bambini, solo il fine settimana e a volte neanche quello. Purtroppo se la necessità lo richiede i sacrifici si fanno, ma è giusto che ci sia questa necessità?? Voglio dire, siamo quasi nel 2014 e ancora viviamo spaccandoci la schiena come dei pazzi, in un vortice di situazioni che ti dicono essere importanti, fondamentali, che ti migliorano la vita, ma che non lo sono veramente. Ci siamo davvero ridotti a vivere per lavorare? Per avere cosa? Sky, il televisore al plasma da 50 pollici, il suv? Che poi coi suv manco ci vai in fuoristrada che si pianta, ma allora cosa cacchio te ne fai di un suv in città, per aggredirla?? No, per piantonarti in coda assieme al tuo vicino di casa con la panda che ti ciulla pure il parcheggio dato che la panda è smilza e la mette ovunque e tu hai il cassone!!
Mamma mia, se penso a tutte le ca**ate che ci dicono e alle quali dovremmo credere mi vengono i brividi e mi viene voglia di scappare da qualche parte dove i suv non sono ancora arrivati e dove si lavora quanto basta per vivere, non il contrario come si da per scontato qui . . .
Ma cosa ho scritto??
Quello che penso e se fa storcere il naso a qualcuno pace, sarà che per me vivrei in una grotta, non ho quasi bisogno di nulla, non voglio cose superflue, quindi tutto questo dovere fare soldi, guadagnare, conti, bilanci, investitori, non li capisco . . . mi stanno davvero stufando!!
Ma cosa dovevo postare alla fine??
Via dai, facciamo un sorriso, la polenta coi funghi porcini!!
I funghi li avevo pronti nel congelatore, sono raccolti dal cognato in una sua fruttuosa scampagnata, li avevo cotti e messi in freezer, aspettando il clima giusto per la polenta, tanto li mangio solo io, quindi decido io!!


Cosa vi serve per una porzione:

4 fette di polenta del giorno prima bella solidificata, altrimenti potete farla al momento, tanto ci vogliono 45 minuti, telefonate alla vostra migliore amica mentre la girate ed ecco che è pronta, poi la mettete in balcone e in 15 minuti è perfettamente solidificata e fredda! (Metodo Silvia, così ne avanza pure un po' da friggere con il marito l'indomani)
1 fungo porcino fresco di media grandezza
1 spicchio d'aglio
2 bacche di ginepro
1 rametto di rosmarino
1/2 bicchiere di vino bianco secco
olio e.v.o., sale, pepe.

Pulire il porcino dalla terra con una spugnetta umida e tagliarlo a pezzetti piccoli.
In una casseruola soffriggere lo spicchio d'aglio in 3 cucchiai di olio e.v.o. assieme anche al rametto di rosmarino, aggiungere i funghi e rosolare un pochino.
Sfumare con il vino bianco, aggiungere le bacche di ginepro schiacciate, sale e pepe q.b.
Cuocere per circa 20 minuti a coperchio chiuso, controllate che non si asciughino troppo, in caso aggiungete una tazzina di acqua.
Una volta pronti funghi, scaldare la piastra e mettere a grigliare le fette di polenta. Vanno lasciate dallo stesso lato fino a che non si staccano facilmente e fino a che non sono ben evidenti i segni della griglia, a questo punto girare le fette e terminare la cottura.
Servire le fette di polenta ancora calde con sopra i funghi.

Buon appetito!!

Silvia (un po' sconclusionata stasera)

domenica 17 novembre 2013

Torta alle Mandorle Farcita con Marmellata di Mele Cotogne


Ciao a tutti, oggi Domenica casalinga, ieri sera siamo andati a festeggiare il compleanno del cognato e ci siamo ingozzati di farinata, con noi c'è il figlio di mio marito che ha ancora un po' di postumi influenzali, tipo tosse e catarrini vari e abbiamo deciso di starcene al calduccio, visto che ieri sera abbiamo "folleggiato"!!
Per la merenda ho fatto una torta che non facevo da un secolo, a base di mandorle, una torta ricchissima e super sostanziosa, ma con un bimbo che salta tutto il giorno bisognerà pur dargli la giusta energia no???
L'ho farcita con la marmellata di mele cotogne che ho fatto un paio di settimane fa, la ricetta la posterò appena ho l'ispirazione per decorare il vasetto e fare una foto decente, per ora uno di loro ancora integro è sullo sfondo!!
E' una torta formata da due impasti, ora, devo essere sincera che il motivo non lo so, la ricetta del mio quaderno risale ad un secolo fa e mi sono dimenticata che senso avesse, il risultato è comunque ottimo quindi va bene così!!

Per il primo impasto:

3 uova piccole o 2 medio-grandi
120 g di zucchero
100 g di burro
75 g di farina 00
25 g di amido di frumento
1 bustina di lievito per dolci
1 bustina di vanillina
1 bicchierino di liquore di amaretto (io ho messo il nespolino creato dal marito a partire dai noccioli di nespola, in pratica il gusto è quello della mandorla amara, dolce e alcolico, delizioso)

Per la crema di mandorle:

75 g di mandorle tritate
50 g di zucchero
1 uovo

Si inizia dal primo impasto sbattendo le uova con lo zucchero, aggiungendo la farina e l'amido setacciati, il lievito, la vanillina e il burro ammorbidito a pezzetti, infine il liquore.
Amalgamare bene e mettere l'impasto da parte.
Poi per la crema da aggiungere all'impasto sbattere l'uovo con lo zucchero e aggiungere le mandorle tritate, continuare a sbattere fino a che non diventa una crema.
Aggiungerla al primo impasto ed amalgamare bene.
Versare in una teglia apribile da 22 cm imburrata e infornare in forno già caldo a 180° per 30 minuti.
Una volta raffreddata potete gustarla da sola o farcirla con una confettura o con una crema, accompagnata con una tazza di the è davvero ottima!!

A presto!!

Silvia

mercoledì 13 novembre 2013

Crema di Zucca e Patate con Crostini di Pane al Sesamo


Ciao a tutti! Questa settimana ho finalmente ricominciato ad andare in palestra, si, mi ero fermata da Giugno, vergogna, ma tra il lavoro con orari assurdi e la stanchezza, e ad Ottobre senza macchina proprio non ce la facevo a ricominciare con lo spirito giusto!!
Invece ieri alle 17 ho mandato a quel paese tutti e sono andata a kung fu, che piacere!!
Oggi in effetti a stento riesco a sollevare le braccia, ma questa sensazione per me non ha prezzo!!
Ne ho bisogno, è uno sfogo fisico che devo avere, è vero che la testa mi si rilassa in cucina, ma il corpo no. Sentire ogni volta il proprio corpo dare di più, dovere concentrarsi a fare i movimenti perfetti, controllare ogni muscolo, questo è lo sfogo di cui non posso fare a meno, è il mio kung fu, che poi letteralmente vorrebbe dire "duro lavoro", quindi lo è nel mio caso di nome e di fatto!!
Domani di nuovo e poi di nuovo, non vedo l'ora di riprendere l'elasticità che avevo e di tornare a praticare con costanza e concentrazione . . . speriamo di riuscire, anzi no . . . riuscirò!!
E dopo questo annuncio, forse da adesso il tempo da dedicare alla cucina sarà un po' meno in settimana, o forse no, passiamo al piatto!!
Stasera vi lascio una crema deliziosa, a base di zucca, patate e cipolla, profumata con la noce moscata, che secondo me con la zucca è la morte sua, un po' come la maggiorana, mio marito se ne è fatto fuori 2 piatti, anche io ma lui era la prima volta che la assaggiava, evvai, un'altra vittoria per la verdura di stagione e i piatti a base di ortaggi!

Ecco cosa vi serve per 4 porzioni:

800 g di polpa di zucca
2 patate medie
1 cipolla (io di Tropea fresca)
noce moscata
sale, pepe bianco, olio e.v..o.
brodo granulare
pane al sesamo

In una pentola abbastanza alta rosolate la cipolla con un poco di olio e.v.o., aggiungete la zucca e le patate tagliate a pezzetti e fate insaporire per qualche minuto.
Aggiungete acqua fino a coprire a filo la verdura, aggiungete il dado e il pepe e fate cuocere per circa 30 minuti, aggiustando di sale.
Una volta cotta la verdura, rendetela una purea con il frullatore ad immersione, in questo modo verrà piuttosto densa, ma a seconda dei gusti potete mettere un po' più acqua in cottura e renderla più liquida, ma a me piace che sia una crema.
A questo punto spolverate con abbondante noce moscata.
Per i crostini, tagliate il pane al sesamo a quadrotti e abbrustoliteli in una padella con un po' d'olio e.v.o., potete anche non mettere l'olio ma a me i crostini piacciono un po' untini oltre che croccantini!!
Servite con un filo di olio e.v.o. a crudo.

Buon appetito!!

Silvia

domenica 10 novembre 2013

Ciambella Semi Integrale alle Mele, Limone e Cannella


Buona Domenica a tutti! Stamattina mi sono svegliata presto, per i miei canoni domenicali ovviamente, alle 9,15 ero in piedi, ho lasciato a letto il marito, di solito accade il contrario, e dopo colazione ho iniziato a fare questa torta, che speravo di proporre calduccia e appena sfornata all'orco, niente da fare, dopo pochissimo è approdato pure lui in cucina e niente sorpresa!!
Eppure siamo andati a dormire tardi!!
Ieri sera siamo andati a vedere un concerto strepitoso di musica progressive, i protagonisti della serata erano Il Tempio Delle Clessidre , band genovese molto famosa nel genere, ed hanno presentato il loro secondo album. La tastierista ed il bassista sono miei amici di kung fu e sapere che stanno realizzando il loro sogno mi fa ancora più piacere, soprattutto perché sono davvero musicisti di grande talento!
Tornando alla torta, questa viene sempre dal mio diario delle ricette, di solito la faccio a forma di torta e non di ciambella e uso solo la farina 00, oggi ho voluto provarla con una parte di farina integrale, e direi che ho fatto bene!!
Questa torta prevede le mele nell'impasto, cosa che per me è basilare in una torta di mele, non amo troppo quelle che hanno la frutta solo in superficie, rimane quindi molto omogenea e morbidissima, quasi cremosa!
L'aggiunta del limone dà freschezza e la cannella fa Natale!! Secondo me è squisita!!
Arriviamo però ad un dunque . . .

Vi servono:

200 g di farina 00 setacciata
100 g di farina integrale
250 g di zucchero (io ho messo 50 di canna integrale e 200 bianco)
3 uova
150 g di olio di semi
scorza grattata di un limone
3 mele
1 bicchiere di latte
1 bustina di lievito vanigliato
2 cucchiaini di cannella in polvere

Innanzitutto sbucciate le mele e tagliate a fettine sottili con la mandolina.
Poi sbattete le uova con lo zucchero (io utilizzo la planetaria con la frusta), aggiungete l'olio e il latte, poi aggiungete la scorza di limone grattata, la cannella e la farina, sempre mescolando.
Come ultima cosa aggiungete il lievito.
Una volta amalgamato l'impasto, aggiungere le mele e mescolate bene con un cucchiaio, versate nella tortiera imburrata e infarinata e cuocete in forno già caldo a 180° per 45/50 minuti.
Una volta cotta, fatela raffreddare in forno semiaperto per evitare rovinosi afflosciamenti, soprattutto se avete avuto come me la brillante idea di fare una ciambella di mele . . . ma le avete mai viste voi?? Ci sarà un perché no?? Si afflosciano sotto il loro peso che è un piacere!


Anche se ho avuto qualche perplessità sulla forma che ho dato alla torta, con questa ricetta partecipo al contest "Cannella Mon Amour" di Blueberry Muffin Bakery


contestcinnamonmonamour

A prestooooo!!!!

Silvia

martedì 5 novembre 2013

Ovetto al Tegame su Cicoria Piccante


Ciao a tutti, penserete che sia pazza a pubblicare un banalissimo ovetto al tegamino, ma lo faccio lo stesso!!! Il perché è che non è affatto banale!!
Quest'autunno ho fatto il voto che mangerò solo verdura di stagione, devo essere sincera fino all'inverno scorso ogni tanto . . . anche un po' di più . . . comperavo le zucchine, i pomodori e perfino la lattuga!! Si, per me è dura separarmi da questi tre ortaggi, e la stagione fredda è lunga!!
Mio marito, pur non amando il mondo verde si è sempre opposto a questi acquisti e quest'anno ho deciso solo verdura di stagione, la mia cucina è piena di cavoli, cicoria, radicchio rosso e ho sostituito completamente la lattuga con insalate di cavolo cappuccio, che non so come ma piacciono anche all'orco!
Bene, questo per spiegare la presenza della cicoria a casa nostra, a me piace tanto ma negli ultimi anni non l'ho considerata molto, e ho fatto male perché lessata e ripassata in padella con aglio, olio e un bel po' di peperoncino è deliziosa, amarognola e saporita al punto giusto . . . troppo buona, era la mia verdura preferita quando facevo l'università e stavo a Pisa!!
Allora ieri l'ho preparata e me ne sono fatta avanzare un po' per stasera, sapevo che, come al solito, sarei arrivata tardi e almeno mi sono avvantaggiata!!
Ho aggiunto sull'uovo due olive e una falda di pomodoro secco sott'olio sminuzzati, ci stavano benissimo e una spolverata di pepe, ma giusto perché faceva bello, il piatto è piccante per il peperoncino nella cicoria e il gusto volevo restasse il suo!!

Cosa serve per due porzioni:

1 cespo di cicoria lessata (io lo faccio con la pentola a pressione che ci vuole pochissimo)
2 uova
4 olive (io Kalamon, le mie preferite)
2 falde di pomodori secchi sott'olio
2 spicchi d'aglio
2 o 3 peperoncini (fate vobis ma a me piace piccante)
olio e.v.o., sale, pepe nero

In una padella capiente mettere a sfrigolare i due spicchi d'aglio in abbondante olio e.v.o. e mettere i peperoncini spezzati. Quando l'aglio soffrigge, aggiungere la cicoria lessata, tagliuzzata grossolanamente e ben strizzata e fate saltare bene, aggiustando di sale, in modo che si asciughi del tutto e che prenda bene il sapore del condimento.
A questo punto schiacciate bene la cicoria sul fondo della padella, in modo che il fondo si crocchi pure un po' con l'ulteriore cottura e aprite le uova. Io metto per un po' il coperchio, in modo che l'albume cuocia un po' più in fretta, ma amo che il tuorlo rimanga liquido.
Quando l'albume inizia a diventare bianco aggiungevi sopra le olive e i pomodori secchi sminuzzati, spolverate con il pepe e finite la cottura.
Servite con crostini di pane abbrustoliti.
Il piatto è troppo facile?? Provatelo e vedrete che è pure troppo buono quindi ci sta!!

Con questa ricetta (??) partecipo al contest di Non solo piccanteToscani da sempre

 

A presto, vi saluto che è cominciato Kill Bill Volume I !!

Silvia

venerdì 1 novembre 2013

Gateau au Chocolat


Ciao a tutti! Oggi vi lascio la ricetta di una torta al cioccolato davvero confortante e golosa, tra quelle del mio diario delle ricette è in assoluto la mia preferita!!
E' una torta morbidissima, cioccolatosa e burrosa, in pratica una bomba calorica e di bontà, ma dato che io e il mio orco abbiamo fatto i conti con le pulizie e i danni lasciati da 15 giorni di pioggia ed umido, ci voleva per rinfrancarci il morale . . .
Stamattina quando ho iniziato a pulire la camera ho scoperto che la muffa aveva attaccato  dei semi (sappiamo che non si fa ma ce ne siamo fregati, mica li abbiamo piantati) che abbiamo portato in Italia dal nostro viaggio di nozze in Sudafrica. Io li avrei anche lasciati lì ma a mio marito piacevano tanto, e in effetti sono bellissimi, grossi, rossi e neri, davvero particolari, così li abbiamo messi assieme a delle conchiglie, sempre sudafricane e ad altri semi particolari, abbiamo fatto una specie di composizione in un bel piatto a base di ricordi della natura di quel posto meraviglioso.
Li ho puliti uno per uno, non volevo assolutamente buttarli, ma sta di fatto che l'umidità in casa che si è generata ci ha fatto buttare alcune cose, tipo pure un cappello di paglia che avevamo preso in Portogallo e altre cosine di legno a cui eravamo affezionati . . . così stasera per asciugare casa abbiamo acceso i riscaldamenti e finalmente l'aria è asciutta, ma fa caldissimo!!!
Però non si può neanche farsi spuntare la muffa dietro le orecchie in casa, quindi anche se il clima non è per nulla freddo, ho dovuto acconsentire ad accendere, ho un po' la coda di paglia perché sono io che lesino con i termo, ma oggi sono stata sacconata dall'evidenza della muffa e quindi devo stare zitta!!
Da questa delusione da muffa è nato il desiderio di questa torta scaccia tristezza!!

Per uno stampo da 24 x 18 cm

125 g di cioccolato fondente al 70%
125 g di burro
120 g di zucchero
15 g di amido di frumento
60 g di farina 00
2 uova

Separare gli albumi dai tuorli e montare gli albumi a neve ben ferma.
Mescolare i tuorli con lo zucchero fino a farli diventare una crema chiara e soffice, nel frattempo in un pentolino a bagnomaria fate fondere il burro con il cioccolato e una volta fusi aggiungerli al composto e mescolare delicatamente. Aggiungere la farina e l'amido e mescolare sempre con delicatezza ma devono essere belli amalgamati.
Aggiungere infine gli albumi a neve e mescolare dall'alto verso il basso fino a che non è tutto omogeneo.
Infornare in forno già caldo a 180° per circa 25 minuti, controllate con lo stecchino perché dipende molto dal forno, la torta è pronta quando lo stecchino rompe la crosticina ma un velo di impasto rimane sopra quando lo si leva, insomma non è il caso che sia proprio asciutto, la torta così rimane più morbida!

Con questa ricetta partecipo al link party



A presto!!

Silvia

mercoledì 30 ottobre 2013

Il Grande e Potente Oz


Ciao a tutti, questa settimana non ho avuto molto tempo per dedicarmi alla cucina, sto lavorando tantissimo e devo sbrigare un sacco di rotture di scatole, quindi ci rivedremo nel week end per assaporare qualcosa insieme con calma!!
Però vi lascio un film, era un po' che ci stavo girando intorno e finalmente me lo sono visto, si tratta de Il Grande e Potente Oz, rivisitazione davvero originale, diretta da Sam Raimi (La casa 1 e 2, L'armata delle Tenebre, Spiderman, Drag Me to Hell), de Il mago di Oz.
Io amo molto le favole rivisitate da registi horror e dark, non so, sanno tirare fuori e rendere a volte anche ironico quel lato inquietante che le favole hanno ma che di solito viene sempre molto velato.
Questo è un film che mi è piaciuto da matti sia per la storia che per le scenografie e le ambientazioni, davvero mirabili, la fantasia dei disegnatori ha veramente superato ogni limite, il mondo di Oz è favoloso, faccio fatica a dirlo ma mi è piaciuto di più di quello di Alice in Wonderland di Tim Burton!!
La storia è strambissima, inizia nel mondo reale, in Kansas e Oz (diminutivo di Oscar) è un mago da fiera dongiovanni che durante uno spettacolo combina un pasticcio colossale e si da alla fuga con una mongolfiera, proprio in quel momento si scatena un tornado che lo fa volare e precipitare ad Oz. Qui incontra una bellissima ragazza, Theodora, la "Strega Buona", che crede lui sia il prescelto di una profezia secondo la quale il salvatore disceso dal cielo libererà la terra di Oz dalla maledizione e perfidia della Strega Malvagia. Ovviamente la ricompensa per la liberazione sarebbe stata la corona ed un tesoro immenso.
Oscar, allettato dall'oro e dal potere, si finge il prescelto e decide di andare con Theodora verso la città di Smeraldo, la capitale del regno. Lungo la strada Oscar seduce Theodora ed salva la vita ad una scimmietta che si offrirà di essere suo servitore.
Arrivato alla città di Smeraldo, Oz incontra Evanora, sorella maggiore di Theodora, custode del trono del regno fino all'arrivo del prescelto, che svela ad Oz il suo compito per avverare la profezia, ossia andare nella Foresta Oscura e spezzare la bacchetta magica della Strega Cattiva.
Lungo la strada Oz e la scimmia Finley incontrano una bambina di porcellana, il cui paese era stato distrutto dall'esercito della strega cattiva dato che stavano festeggiando l'arrivo del Salvatore, Oz ripara con della colla le gambe spezzate della bambina e lei vuole seguirlo a tutti i costi, e così sarà!
I tre proseguono la loro strada per la Foresta Oscura e incontrano Glinda, quella che dovrebbe essere la strega cattiva, che in realtà è una strega buona, la Strega Buona del Sud, ed ecco che il quartetto è completo.
Evanora è la vera strega malvagia che tiene d'occhio Oz con una sfera di cristallo, ed è la vera artefice della maledizione, inganna Theodora, innamorata di Oz, dicendole che lui si è fidanzato con Glinda. Theodora disperata supplica la sorella di farle dimenticare l'amore che prova per Oz e l'incantesimo la trasformerà in un'orrenda strega verde cattivissima. Evanora le rivela allora di essere la vera strega malvagia Theodora decide di unirsi e lei e vendicarsi di Oscar per quello che le è successo.
Dopo una serie di peripezie surreali, Oscar, che è un pasticcione, terrorizzato da quello che gli tocca in sorte, decide di scappare da Oz con una nuova mongolfiera portando con se parte del tesoro della città, ma la Strega Malvagia fa esplodere il pallone in cielo facendo così credere a tutti che il prescelto sia morto. Tutto ciò era però solamente una finzione, escogitata da Oscar con i suoi fedeli ed amici, poi mette in scena uno spettacolo di illusionismo grandioso, realizzando il suo sogno che aveva in Kansas, con cui riesce a far fuggire le streghe e a liberare la Città di Smeraldo dalla maledizione della Strega Cattiva, dove resta come Re assieme alla Strega Buona del Sud.
Davvero una splendida versione dark ed originale de Il Mago di Oz che rimane piuttosto legata al film di Fleming del 1939. Dal bianco e nero dell'inizio alla sequenza finale, dall'occhio del ciclone ai balletti, alla creazione del gruppo con il Mago, Finley, la bambina di porcellana e Glinda, che riprende quello dell'avventura originale, il film prende piede sempre legato con un filo al film di ispirazione, ma con i tratti caratteristici di un grande Raimi.
Non perdetevelo, è davvero meraviglioso, una favola stupenda genialmente reinterpretata, vi farà davvero catapultare in un mondo incredibile!!

A presto!!

Silvia

sabato 26 ottobre 2013

Crostata Salata con Mousse di Prosciutto Cotto e Olive Kalamon


Ciao a tutti, avevo promesso di non ammorbarvi più con le torte salate, per un po' le ho mangiate in silenzio ma ora credo di poter proporre la mia ultima crostata salata!!
Questa torta l'ho fatta un paio di settimane fa, non sapevo se pubblicarla o no, ma alla fine era veramente buona, quindi merita il suo posto nel mio blog!!
E' semplicissima e ha un gusto veramente intenso, da provare, vi consiglio di utilizzare proprio le olive Kalamon, sono quelle più utilizzate per fare il patè, sono splendide, carnose e saporitissime, io ho preso quelle Coop, della linea Fior Fiore!!

Ecco cosa serve:

1 rotolo di pasta brisèè
250 g di ricotta
1 uovo  (facoltativo)
150 g di prosciutto cotto
12/15 olive kalamon
1 zucchino medio
1 patata media
1 pomodoro
origano, sale, pepe
olio e.v.o. e pane grattugiato

Mettere nel tritatutto il prosciutto cotto, le olive e due cucchiai di ricotta, tritare il tutto fino a che non diventa una crema, unire alla restante parte di ricotta e amalgamare bene, aggiungere l'uovo, aggiustare di sale e pepe.
Disporre intanto in una teglia la pasta brisèe, foderare il fondo della torta con la patata tagliata sottilissima con la mandolina, versare la mousse di prosciutto e livellare bene.
Decorare con la zucchina tagliata con la mandolina e con il pomodoro affettato.
Spolverare la superficie della torta con pangrattato ed origano ed irrorare con un filo d'olio e.v.o.
Cuocere in forno già caldo a 200° per 40 minuti circa!!

Buon appetito!!

Silvia

martedì 22 ottobre 2013

Fusi di Pollo in Salsa di Cipolle di Tropea e Melagrana


Ciao a tutti, questa ricetta risale a Domenica a pranzo, al mattino mi sono svegliata con un male alla testa pauroso, probabilmente ho stretto i denti per tutta la notte e questa è la causa.
Mi scocciava molto perché volevo preparare questo piatto ma a mezzogiorno volevo solo sprofondare!!!
Meno male che verso le 14 (alla buon'ora...)  mi è passato e allora mi sono lanciata!!
Vi anticipo che questa preparazione non l'avevo mai fatta e me la sono inventata e devo dire che è venuta buonissima, infatti dopo aver fatto la foto, anche se era ora praticamente di merenda, me ne sono mangiata un po' . . . d'altra parte mica avevo pranzato!!

Cosa occorre:

4 fusi di pollo
2 cipolle fresche di Tropea
3/4 di melagrana, il resto per decorare
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1/2 cucchiaino di mostarda
pepe bianco
sale, olio e.v.o.
dado vegetale in polvere

In una casseruola mettere 3 cucchiai di olio e.v.o. e farlo scaldare, mettere i fusi di pollo e farli rosolare bene, bagnarli con il vino e lasciare un poco evaporare l'alcool. Aggiungere le cipolle tagliate a pezzi e i chicchi di melagrana. Aggiungere 1/2 cucchiaino di dado granulare, aggiustare di sale e pepe bianco e fare cuocere a coperchio chiuso per circa 30 minuti girando i fusi di tanto in tanto.
A questo punto prendere il tritatutto e ridurre la maggior parte delle cipolle e della melagrana in purea, aggiungervi la mostarda e rimettere nella pentola assieme al pollo.
Fare ridurre ancora per 10 minuti il sughetto a coperchio semi aperto e il piatto è pronto!!
E' veramente squisito, la punta di mostarda alla fine incide poco con il suo sapore ma dà un carattere al piatto che senza mancava, il fondo è dolce e lei e il pepe danno il sapido che serve, non pensavo venisse così buono alla prima!!
Che dire, sono soddisfattissima e poi è leggero, ok, ci sono le cipolle ma i grassi, a parte quelli del pollo e dei 3 cucchiai d'olio, sono pari a nulla!!
Al posto dell'olio si può mettere il burro, anzi, l'avevo concepito così ma poi mi sono scordata, che testa!
La prossima volta proverò a fare una scaloppina così, mi è piaciuto troppo!!

Con questa ricetta partecipo al meraviglioso contest de  Il caffè delle donne


Contest!

e partecipo anche al link party

A presto!!!!

Silvia

sabato 19 ottobre 2013

Crostata Leggera con Marmellata di Melone e Zenzero Fresco


Ciao a tutti! Settimana piuttosto devastante direi, finalmente Venerdì sono rientrata in possesso della macchina, ma non è ancora finita, va solo riallacciato il gpl, voi direte embè??
Peccato che hanno dovuto tagliare i cavi dell'impianto gpl e ripristinare i cablaggi originali sennò non si poteva codificare la centralina nuova...dava errore e andava in protezione . . . vabbè, per ora a benzina è come nuova ma non è finita!!
Mi è costato un capitale . . . no comment!!
Oggi sono stata a casa, avevo mille cose da fare e non mi sono fermata un secondo, cambio stagione dell'armadio con annessa pulizia e cernita vestiti in disuso, pulizie vetri del salotto, ora che il bianco è dato era d'obbligo, torta per la settimana e già che avevo acceso il forno ho fatto pure il castagnaccio, doccia-capelli e mi manca ancora la cena che però sarà veloce, ho già una cosa deliziosa e inventata da cucinare domani, stasera sarà tranquilla!!
Mia mamma tempo fa mi aveva dato 3 vasetti di marmellata che aveva fatto lei, uno di fragole, che conservo da mette sul pane tostato, uno di pere, che non amo molto sul pane ma nei dolci si, con cui ho fatto queste tortine , e un vasetto di marmellata di melone, che io ho avvolto da un velo di mistero.
Dove la metto la marmellata di melone???
Ieri l'ho finalmente assaggiata, è buona ma è molto dolce, non per me da essere messa sul pane a colazione, così ho deciso di provarla grattandoci della radice di zenzero fresco per stemperate il dolce e di utilizzarla come farcitura per una frolla con metà burro e metà yogurt!
Come è venuta? Benone, friabile e morbida e la marmellata così arricchita è veramente una delizia insolita!!

Ora passo alla ricetta!!

Per una tortiera del diametro di 24-26 cm

300 g di farina 00 setacciata
75 g di burro morbido
75 g di yogurt (io yogurt greco al limone)
100 g di zucchero
1 uovo
1/2 bustina di lievito
1 bustina di vanillina

Lavorare burro e farina fino ad amalgamarli, aggiungere lo zucchero e lo yogurt lavorare ancora amalgamando gli ingredienti, aggiungere la vanillina, il lievito e l'uovo.
Lavorare velocemente fino a formare un panetto bello liscio e mettere una mezz'oretta in frigo.
Dividere poi l'impasto in due parti e con una foderare uno stampo apribile imburrato da 24 cm di diametro, avendo cura di fare anche un piccolo bordino rialzato.
spalmare con abbondante marmellata di melone (un vasetto da 200 g) alla quale avrete aggiunto una radice di zenzero fresca da circa 6 cm grattugiata.
Ricoprire con un disco ricavato dalla restante parte di frolla e chiudere bene i lembi. Bucherellare la superficie superiore e spolverare con zucchero semolato, infornare in forno caldo a 180° per 40 minuti (poi dipende dal forno e dai gusti!!).

Non mi aspettavo davvero una torta così particolare, davvero buona, con lei partecipo al contest di Valentina del blog Le cosine buone !!
L'ho fatta di Sabato ma per ragioni logistiche, domani pomeriggio non sarò a casa!!

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e partecipo anche al link party

Buon fine settimana!!

Silvia

domenica 13 ottobre 2013

Kaiserschmarren Austriaco con Prugne Nere e Zenzero Caramellati


Ciao a tutti, stamattina ho scatenato un uragano in cucina, tutto per una colazione che da giorni volevo cucinare e non mi avrebbe fermato nessuno!!
Una sera in settimana ho guardato un programma su Rai5 che parla di mercati cittadini con prodotti a km 0 e questa volta c'era descritto un mercato favoloso di Vienna, pieno di banchi con prodotti artigianali ma veramente di alto livello, incredibili!!
Mi sono fatta ipnotizzare da una simpatica signorina orientale di nome Kim che ha un banco del pesce e dietro ha un ristorante (Kimkocht) dove fonde la cucina austriaca con la sua cucina d'origine, ha preparato in diretta (+ o -) questo dolce!
Mi è rimasto nel cuore e ho detto: devo farlo!!
Ovviamente non ha parlato di dosi ecc ma a me sono interessati gli ingredienti, troppo sfiziosa quella composta di frutta!
Si tratta di prugne nere della Stiria (ovviamente si parlava dei prodotti locali, io ho fatto quello che potevo con le prugne dell'Ipercoop!!) caramellate assieme a zenzero fresco tritato, meno male che all'Iper hanno anche quello così in un colpo solo avevo in mano quella delizia!!
Ho cercato su internet una ricetta sensata per la crepe e l'ho trovata qui ma è stata un po' modificata perché Kim non ha messo l'uvetta e manco il limone e la cottura l'ha fatta tutta in padella (lei girava la crepe al volo, io ci ho provato ma ho guadagnato un getto di burro fuso sul polso che mi ha fatto desistere da ulteriori tentativi di acrobazie con la padella!!).
Comunque vediamo se riesco ad arrivare ad un dunque!!

Per una colazione per 4 persone:

3 tuorli
3 albumi
150 g farina
125 ml di latte
5 cucchiaini di zucchero a velo vanigliato
40 grammi di burro
1 pizzico di sale
4 prugne nere
4 cm di radice di zenzero fresca grattata
6 cucchiaini di zucchero semolato

In una ciotola montare a neve gli albumi con un pizzico di sale.
In un'altra ciotola sbattere i tuorli con la farina, lo zucchero vanigliato ed il latte fino ad avere una bella pastella senza grumi, unire gli albumi a neve e mescolare delicatamente.
In una capiente padella (la mia 28 cm di diametro) mettere metà burro e quando sfrigola bene versare metà dell'impasto.
Fate cuocere bene da un lato e poi giratela, spezzettatela e terminate la cottura.
Mettete in un piatto i pezzi e spolverateli di zucchero a velo.
Fate lo stesso con la seconda parte dell'impasto, se avete una padella gigante potete farlo in una botta sola ma vi assicuro che viene già alto il giusto fatto in due mandate, non è una crepe, quindi non deve essere troppo sottile, è più simile ad un pancake, anche se un po' meno spesso!
Per la frutta invece mettete le prugne a fette e lo zenzero sminuzzato nella stessa padella dove avete cotto il Kaisercoso, spolverate con 6 cucchiaini di zucchero e fate caramellare bene, non fate cuocere troppo perché la prugna deve mantenere una sua consistenza (parola di Kim).
Una volta pronta la frutta, impiattate accanto al Kaisercoso e tuffatevici sopra, quello di Kim io non l'ho assaggiato, ma la mia riproduzione ha un gusto ed una consistenza speciali, Kim ce la sa proprio!!

Buona Domenica a tutti!!

Silvia

mercoledì 9 ottobre 2013

Mini Cake con Marmellata di Pere e Cioccolato


Ciao a tutti, Domenica mi sono dilettata, con pure un grossolano errore, a fare delle tortine in modo da avere la colazione buona e golosa per tutta la settimana!! Io anche se mi alzo alle 3 di notte devo fare colazione, mio marito invece al mattino presto non riesce, ma dato che la settimana prossima fa il turno del pomeriggio, quindi si sveglia con calma, ho pensato di fare delle tortine con quello che avevo in casa, senza andare a fare la spesa apposta per fare il dolce, ma chi ne aveva voglia!!!
Quindi ho optato per delle semplici tortine allo yogurt, farcite con marmellata di pere fatta dalla mia mamma e gocce di cioccolato!!
Questa ricetta per l'impasto è davvero vecchia come il mondo!! La utilizzava la mia nonna per le torte farcite e poi qualunque madre altrui con ci sono stata in contatto la faceva!!
Ci si basa sul dosaggio a vasetti e viene davvero sempre bene!!  Ho solo diminuito un po' lo zucchero ed ho aggiunto il miele e ho messo meno olio del previsto, tanto c'è lo yogurt!!
Il risultato?? Delizioso!!
L'errore?? Ve lo racconto quando descrivo la preparazione!!

Per 18 tortine:

1 vasetto di yogurt
1 e 1/2 vasetti di zucchero
1 cucchiaio di miele
3 vasetti di farina 00
1/2 vasetto di olio di semi
3 uova
1 bustina di lievito
gocce di cioccolato
marmellata di pere (o quella che avete in casa, saranno ottime comunque!!)

Ho messo nella planetaria lo yogurt, le uova e lo zucchero ed ho iniziato a mescolare, ho aggiunto poi il miele, l'olio, la farina ed il lievito, l'impasto è molto morbido ed è pronto quando scrive bene!!
Ho aggiunto le gocce di cioccolato e finito di mescolare a mano.
Ho foderato 9 stampini da muffincon pirottini di carta forno (ho dovuto fare due infornate, tutti nel forno non ci stavano) ed ho messo un cucchiaio di impasto, un cucchiaino di marmellata ed ancora un po' di impasto sopra . . . ecco l'errore, la marmellata mi è collassata sotto il peso della pasta ed è finita in fondo ai pirottini, poco male però si devono mangiare al contrario!! Che sciocchina, non pensavo fosse così importante mettere la marmellata al posto giusto!
Gli altri 9 invece li ho fatti giusti, ho messo 2 cucchiai di impasto e un cucchiaino di marmellata solo sopra, e questi sono venuti perfetti!!
Ho infornato in forno già caldo a 180° per 20 minuti e una volta fredde le ho cosparse di zucchero a velo.
A mio marito sono strapiaciute . . . speriamo resistano in congelatore per tutte le colazioni della settimana
. . . ci credete voi???

Ne approfitto per ringraziare la super Consuelo, del blog I biscotti della zia per avermi donato il premio Conòceme!



Ringrazio tantissimo anche Pepper del blog Pepper's Matter  , lei mi ha premiato con il Super Sweet Blog Award!

Awrad Super Sweet Blog Award by Sweet Beauty and Make up (1)

E ringrazio infine Andrea del blog La cucina per principianti che mi ha premiato con il Liebster Award!!



Di solito sono ligia alle regole ma questa volta le voglio cambiare a modo mio, questi premi li lascio a disposizione dei miei follower, sono talmente deliziosi che se lo meritano!!

A presto!!

Silvia

sabato 5 ottobre 2013

Zuppa di Cereali Profumata con Alloro, Rosmarino e Mirto


Ciao a tutti, oggi mamma mia c'è un vento qui a Genova, in particolare nella mia zona, che porta via!!
Genova è ventosissima, siamo battuti da tutti i punti cardinali da certe ariette che quando stendi ti chiedi se l'indomani troverai ancora i panni lì, che ti si infilano ovunque sotto forma di spifferi pungenti! Io quando iniziano questi venti freddi capisco che non c'è più nulla da fare, devo passare dalle infradito coi calzini alle ciabatte a stivaletto lanoso, non posso fare altrimenti . . .  e oggi è stato il giorno!!!
 C'erano 13 gradi a pranzo,  io che sto bene a 27 ho pensato che fosse il momento giusto per una buona zuppa calda e piena di legumi e cereali, poi mio marito ha il raffreddore ed è mezzo KO, quindi è l'ideale!!
Amo profumare le zuppe con le bacche, a seconda degli ingredienti amo mettere il ginepro, pungente e intrigante o il mirto, più dolce e fruttato, o il pepe rosa, oggi ho scelto il mirto.
L'anno scorso, sempre quando ero in America, nella stessa settimana mio marito è andato per monti con sua mamma e ha preso il mirto, ci ha fatto il liquore, strabuono, e per monti col cognato per funghi, quando non ci sono mio marito va sui monti, mi piace questa cosa, vabbè comunque ho le bacche di mirto raccolte, e sono davvero profumate!!

Per questa zuppa  vi servono:

250 g di zuppa di legumi e cereali misti secchi
1 spicchio d'aglio
1 carota piccola
1/2 foglia di alloro
1 rametto di rosmarino
12 bacche di mirto
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 litro di brodo
1/2 bicchiere di vino bianco secco
sale, pepe, olio e.v.o.


In una casseruola di coccio mettere lo spicchio d'aglio, la carota a dadini piccoli, il rosmarino, l'alloro e il mirto schiacciato, aggiungere un po' d'olio e.v.o. e fare soffriggere.
Aggiungete i legumi ben lavati, se serve ovviamente dovete averli ammollati, e fate rosolare sfumando con mezzo bicchiere di vino bianco. Aggiungete il brodo e il cucchiaio di concentrato di pomodoro, aggiustate di sale, pepate e fate cuocere a coperchio chiuso, girando di tanto in tanto, per circa 30 minuti, poi assaggiate per verificare se serve ancora un po' di cottura o meno.
Ecco la mia prima zuppa della stagione!!
Abbiamo iniziato presto vero??

Ciaooo!!!

Silvia

mercoledì 2 ottobre 2013

Cous Cous con Pollo e Verdure al Cumino


Ciao a tutti, oggi vi propongo un piatto che ho cucinato Domenica sera, un cous cous molto profumato, grazie al cumino e al limone, accompagnato con quello che secondo me ci sta meglio di tutto, il pollo e le verdure!!
Oltretutto è una mia ulteriore conquista nell'intento di fare piacere al marito quello che lui sostiene non gli sia mai piaciuto. Si perché lui diceva che il cous cous non sa di nulla, che l'aveva mangiato ma che non gli era piaciuto, ribadendo che era come mangiare il niente. Ma come è possibile che non sappia di nulla, è buono, se condito bene è una favola e poi ha un suo gusto, come la pasta  o il riso, nulla, non ne voleva sapere.
Mi sono informata e ho scoperto che l'aveva mangiato a casa di un amica un secolo fa, e in Tunisia, passi dall'amica che magari non l'aveva fatto bene o boh, ma in Tunisia dovrebbero averlo fatto a modo!!
Allora ho pensato che che dovevo per lo meno fargli assaggiare il modello base Silvia, poi se proprio continua a non piacergli, giuro non gli rompo più!!
Ovviamente ne ha mangiato un barile . . .
Io sono appassionata di cous cous, quando ero all'università e poi prima di conoscere l'orco lo mangiavo spessissimo, con verdure, carne e legumi, pesce, con qualunque cosa e superspeziato, poi dato il suo rifiuto, mi sono ridotta a cucinarlo pochissimo . . . imbroglione!! Allora ti piaceva!!
Ho rinunciato ad anni di cous cous per lui, e invece ne mangia a palate . . . mai fidarsi di chi sostiene di averlo mangiato da amici e chissà dove, probabilmente era talmente ubriaco che manco si ricorda che sapore avesse, e forse neppure era cous cous!!
Sta di fatto che sono felicissima di poterglielo propinare, adesso mi scatenerò!!

Vi lascio la ricetta, davvero facile e dalla bontà garantita!!

Per 4 persone

250 g di cous cous
1/2 petto di pollo
3 zucchine medie
1/2 peperone rosso e 1/2 giallo
1 pomodoro
1 spicchio d'aglio
2 peperoncini
2 - 3 cucchiaini di cumino macinato (io ne uso 3 ma se si vuole più delicato allora diminuirli)
2 cucchiaini di prezzemolo tritato
il succo di 1/2 limone
due pugnetti di uvetta ammollata
farina, olio e.v.o., sale

In una padella grande o nel saltapasta fare soffriggere lo spicchio d'aglio e i peperoncini in abbondante olio e.v.o., unire il petto di pollo a cubetti infarinati e fare rosolare bene fino a formare una crosticina.
Intanto tagliare a pezzetti le zucchine, i peperoni e il pomodoro e quando il pollo è bello dorato uniteli irrorando con il succo di limone. Far saltare le verdure e il pollo aggiustando di sale e aggiungere il cumino, l'uvetta ammollata e il prezzemolo.
Continuare la cottura a coperchio semi chiuso, girando spesso il contenuto, fino a che le verdure non sono piuttosto morbide.
Una volta pronto il condimento, cuocere il cous cous al modo che più vi piace, io per comodità faccio come c'è scritto dietro la confezione!!
Impiattare prima il cous cous e poi inondarlo con abbondante pollo e verdure.
Questo è un piatto unico davvero saporito e completo, ottimo anche il giorno dopo come pranzo in ufficio (quello che mi è spettato il Lunedì!!)

A presto!!

Silvia

sabato 28 settembre 2013

Yogurt Pie alle Mele, Fichi e Caramello al Burro Salato


Ciao a tutti, oggi finalmente sono riuscita a fare un dolce!!
Questa settimana sono stata un po' incasinata perché ho la macchina ko, spero si risolva decentemente anche se si prospettano spese folli, credo sia un problema di centralina, maledette macchine moderne, e se il mio meccanico di fiducia non riesce a fare nulla, mi tocca salassarmi direttamente alla Ford . . .
Non ho un buon rapporto con le automobili, quando avevo la Panda, santa macchina, sono riuscita a bruciare la guarnizione di testa del motore e a spezzare il semiasse, ma mica perché ho preso un fosso o ho fatto rally su sterrato, no no, mi si bloccava il giunto (la macchina rallentava invece di accelerare e io pensavo fosse benzina non buona, povera ingenua . . . ) e faceva torcere il semiasse, fino a che non si è spezzato, il mio meccanico mi ha detto che non aveva mai visto spaccare il semiasse così, era quasi quasi divertito!!
Un anno fa sono passata ad un' auto più comoda e che mi possa servire  anche per fare dei viaggi un po' più lunghi, mi è capitata un'occasione davvero imperdibile tale da farmi passare sopra alla mia epocale tirchieria e l'ho presa, usata ma praticamente nuova ad un prezzaccio, tenuta benissimo!! Mi sono anche lanciata e ci ho messo il gpl, io faccio circa 12000 km all'anno solo per il tragitto casa-lavoro, quindi mi conveniva e in effetti non spendo veramente nulla di carburante. Solo che da una settimana la centralina parrebbe non avere intenzione di fare arrivare corrente a 2 dei 4 cilindri, così mi ha detto il meccanico che mi ha messo il gpl, infatti pensavo fosse un problema di gas e l'ho portata da lui.
L'ha tenuta una settimana senza cavarci nulla e allora Lunedì la porto dal mio meccanico, vediamo cosa devo fare, non è che avrei voglia di mollare più di mezzo stipendio in una centralina!!!
Vabbè, un carro di buoi devo guidare, non le macchine, comunque vi terrò aggiornati, e credo dopo questa, di non comprarmi più macchine, non sono in grado di farle sopravvivere a me!!
Comunque visto che coi mezzi pubblici ci metto una vita a tornare a casa, questa settimana non avevo molto tempo da dedicare ai dolci!!

Oggi invece vi propongo una torta che non ho mai fatto prima, una pie di mele e fichi, arricchita con due cucchiaini di caramello al burro salato acquistato quest'estate in vacanza, ho voluto provare un impasto senza burro, ho cercato un po' su internet ed ho visto che SI PUO' FARE (alla Frankenstein Junior), allora ho preso la mia ricetta per la pasta frolla e l'ho modificata aggiungendo anche un po' di farina integrale e mettendo lo zucchero normale invece che a velo, non volevo una frolla troppo fine, non sapendo minimamente a cosa potessi andare in contro!!
In realtà alla fine la torta è venuta davvero buona, la pasta friabile e anche croccantina sui bordi e il ripieno dolce e golosissimo!
Vi dico come l'ho fatta e poi vi lascio andare che sto post ha già raggiunto lunghezze inaccettabili!!

Per la pasta:

200 g di farina 00
100 g di farina integrale
100 g di zucchero
170 g (una confezione) di yogurt greco
1/2 bustina di lievito
1 bustina di vanillina
1 uovo

Per il ripieno:

2 mele golden
5 fichi
2 cucchiaini di caramello al burro salato
2 cucchiai di zucchero di canna

Procedura:

Mescolare l'uovo con lo zucchero, aggiungere lo yogurt, la vanillina, aggiungere poco a poco le farine setacciate alle quali avrete già aggiunto il lievito.
Vi verrà un impasto molto lavorabile e abbastanza morbido, dividetelo in due e con una parte foderate una teglia di quelle a cerniera imburrata, io non so nemmeno perché ma ho usato una teglia normale e infatti ho provato a cappottarla ma non aveva intenzione di scendere e quindi non ho fotografato la torta dalla quale ho tagliato la fetta perché già estrarla ha lasciato il segno!!
Tagliate a fettine sottili le mele e i fichi, mescolate con lo zucchero e il caramello e versate la frutta nello stampo, ricoprite con l'altra metà di impasto stesa e sigillate bene i bordi, bucherellate la superficie con una forchetta e spolverate di zucchero.
Mettete in forno già caldo  a 180° per 30-35 minuti, con questo tempo di cottura la frolla è diventata bella colorata e cotta e le mele hanno tenuto un po' di consistenza, se preferite invece una mela morbidissima, vi consiglio di tritarla invece che farla a pezzetti!!
Lo zucchero spolverato in superficie fa una crosticina croccante che è una delizia!!
Buona merenda a tutti!!

Silvia