giovedì 29 ottobre 2015
Quiche alla Farina di Castagne Farcita con Ricotta, Champignons e Speck
Ciao a tutti!! Per la mia immensa felicità oggi e domani sarò a casuccia, dovevo starmene una settimana intera a casa, le solite ferie arretrate, ma dato come girano da noi le cose era praticamente certo che tutta la settimana sarebbe stato impossibile, beh, però almeno due giorni si!! Oggi quindi per me è Sabato, nonostante la mia giornata lavorativa ieri si sia conclusa tardissimo e io fossi stanchissima, ero super rilassata e mi aspetta un tour in campagna con partenza Venerdì, quello vero, yuppi!!
Oggi ho un po' di cose da fare quindi vado veloce alla ricetta, una torta salata speciale!!
La ricetta me l' ha ispirata una rivista di cucina francese che ho sfogliato in aeroporto a Parigi durante il viaggio di ritorno dall' Irlanda a fine Agosto. Mi aveva incuriosita l' utilizzo della farina di castagne in una torta salata e ho voluto provare!
Anzi, ho provato ben due volte, due diverse percentuali di farina di castagne e vi lascio quella che per me è migliore, la ricetta originale prevedeva una brisèe con parti uguali delle due farine e un ripieno a base di funghi, uova e panna, io invece ho fatto una frolla salata, al posto della panna ho usato la ricotta e ho aggiunto lo speck, inoltre ho scelto di aggiungere anche una puntina di semi di finocchio, stanno molto bene nell' insieme, basta non esagerare sennò diventano troppo invasivi, come mi è successo la prima volta!!
Per la frolla salata:
80 g di farina di castagne
120 g di farina tipo 1
80 g di burro
1 uovo
2-3 cucchiai di acqua
2 pizzichi di sale
Lavorare a mano il burro con le farine setacciate e il sale fino a che non viene assorbito e resta una farina granulosa, aggiungete uovo e acqua e lavorate fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo, fate una palla e mettetela, avvolta da pellicola, a riposare in frigo per un' oretta.
Per il ripieno:
350 g di funghi champignons
2 spicchi d' aglio
100 g di speck a fette
250 g di ricotta
2 uova
olio e.v.o., sale e pepe qb
5-6 semi di finocchio
timo e maggiorana in tutto mezzo cucchiaino da the
Fate soffriggere l' aglio in 5/6 cucchiai di olio e.v.o., aggiungetevi i funghi ben puliti tagliati a fette e fateli saltare a fuoco vivace per 5 minuti, aggiungete gli odori, salate e fate cuocere i funghi per altri 5 minuti sempre a fiamma vivace, in modo che si asciughino dal loro liquido. Spegnete il fuoco e lasciateli intiepidire.
Accendete il forno a 180° gradi e, nel frattempo, in una ciotola sbattete con la frusta a mano le uova e la ricotta, unite un pizzico di sale e abbondante pepe macinato al momento, unitevi i funghi, lo speck tagliato a striscioline, conservandone qualcuna da mettere sulla superficie, mescolate bene e lasciate da parte.
Prendete la pasta e stendetela con il mattarello, fate un disco di spessore circa 5 mm.
Foderate di pasta una teglia da 20-22 cm di diametro e, quando il forno è in temperatura, fate una prima cottura in bianco alla pasta, saranno necessari 25-30 minuti.
A questo punto versatevi il ripieno, livellatelo bene, decorate con le striscioline di speck lasciate da parte e continuate la cottura per altri 20 minuti, sfornate la quiche e lasciatela raffreddare.
Io l' ho gustata con un contorno di cime di rape saltate ma è perfetta anche con un' insalata di cavolo o verdure grigliate, la farina di castagne si sente e addolcisce un po' il tutto, un sapore particolare ed avvolgente, davvero da provare!!
Buon proseguimento di settimana a tutti, buon Halloween a chi lo festeggia e a prestooooo!!!
Silvia
sabato 24 ottobre 2015
Vellutata di Zucca, Cipolla, Piselli e Patate
Ciao a tutti!!
Fa fresco qui, al mattino e alla sera in casuccia ci sono i pinguini e allora cosa c'è di meglio di una calda vellutata per scaldare il corpo ed il cuore, si, anche quello vuole la sua parte, sembra una sciocchezza ma è così!!
Gli sbalzi ormonici questo mese si stanno facendo sentire e a volte mi verrebbe voglia di lasciare stare tutto, la fotografia, il blog e concentrarmi su quello che di concreto ho nella vita, sarà che mi piacerebbe farne un lavoro, della fotografia dico, ma non so da che parte girarmi dato che la fotografia di paesaggio è snobbata da tutti, il food vabbè, avendo iniziato ieri a dedicarmici con più impegno non credo di essere all' altezza, e il tempo per gestire attività e capacità è ovviamente quello che resta dal mio lavoro, quello che mi dà il soldo intendiamoci, non posso certo permettermi di lasciarlo andare per uno sfizio che magari non mi porterà mai a nulla, magari potessi, ma non posso, ecco, sono un po' demoralizzata, cioè, non demoralizzata ma un po' sulla via della rassegnazione . . . ma chissà, la vita in realtà riserva tante sorprese e io intanto cerco di fare del mio meglio!!
Ma tornando al comfort food di cui vi parlavo, cosa c'è di meglio della zucca da vellutare?? Cremosa, solare, delicata e si presta davvero a tantissimi abbinamenti!!
Io questa volta ho scelto i piselli, secchi certo, siamo ad Ottobre, la patata per dare un po' più di corpo e la cipolla, un pizzico di noce moscata e di timo e la cena è in tavola!!
Ecco cosa vi serve per 4 porzioni:
500 g di zucca al netto delle bucce
1 patata media
una cipolla
tre pugnetti di piselli secchi spezzati
olio e.v.o.
sale
brodo vegetale
noce moscata, la punta di un cucchiaino circa, meglio se usate quella da grattare al momento
timo, un pizzichino perché è forte
maggiorana, un rametto
semi misti
In una pentola da minestra fare soffriggere la cipolla in tre cucchiai di olio e.v.o., quando la cipolla è dorata, aggiungere la zucca e la patata tagliate a pezzetti, aggiungere i piselli, non hanno bisogno di ammollo, e mescolate bene, coprite con il brodo vegetale e fate cuocere fino a che le verdure non sono morbide.
Rendete la zuppa una vellutata con il frullatore ad immersione e aggiustate di sale, aromatizzate con il timo, la maggiorana e la noce moscata e lasciate cuocere ancora a coperchio aperto fino a raggiungere la consistenza di una crema.
Servite calda con una manciata di semi misti.
E poi vedrete che il mondo è meno grigio!!!
Avete visto che carucce le zucchette?? Regalo del marito, sant' uomo, meno male che mi sostiene e mi sprona a continuare a fare foto di ogni tipo, lo adoro!!
Visto che oggi sono di poche parole e non delle più gioiose, vi auguro buon we, io mi sa che adesso vado a fare un dolce, chissà che non mi torni la voglia di chiacchierare, e poi tanto colazione va fatta domani no??
A presto!!
Silvia
martedì 20 ottobre 2015
La Colonia Devoto e il Ristorante nel Bosco
Ciao a tutti!!
In uno degli scorsi post vi avevo raccontato della nostra scampagnata alla colonia abbandonata in mezzo al bosco, eccomi qui a mostrarvi alcune immagini di quel luogo incredibile e fatiscente, pieno di atmosfera!!
Raggiungerlo è relativamente facile, da Genova si prende l' autostrada e si esce a Lavagna, si prosegue verso Borzonasca e arrivati a Mezzanego si svolta verso il Passo del Bocco, arrivati in cima si segue la strada per Varese Ligure e dopo pochi chilometri si trova una strada sterrata che indica il cammino per l' anello del monte Zatta, ecco, lì si può lasciare l' auto e infilarsi nel bosco, che tra l' altro è meraviglioso!!
Prima della colonia si incontra un ristorante abbandonato, entrando si ha un colpo d' occhio pazzesco, non so, sembra di entrare in un mondo parallelo, devo dire che l' atmosfera è da situazione post apocalittica ma guardate con i vostri occhi!!!
Usciti da ristorante si cammina per altri 10 minuti e si arriva di fronte all' edificio veramente immenso della colonia, 5 piani, di cui uno sotto il livello del terreno, tutti da esplorare, l' abbandono fa da padrone ma è un abbandono strano, ci sono ancora le lenzuola sui letti, le scarpe, a me ha fatto un senso stranissimo, vetri per terra ovunque, una luce pazzesca attraverso le ex vetrate enormi e numerose!! L' edificio risale al periodo fascista ed era una colonia per bambini e ragazzi con problemi di salute. La cosa a mio avviso la rende ancora più surreale!!!
Date le mie condizioni davvero terribili quel giorno, soprattutto nella colonia, mi sono dedicata a pochi scatti ma ho cercato di rendere giustizia ad ogni particolare, non so se ci sono riuscita, ad ogni modo è stato davvero un giro interessante e fuori dagli schemi!!
E a voi piacciono questi luoghi abbandonati o vi fanno un po' paura??
A proposito, abbiamo incontrato degli altri esploratori nell' edificio, io per poco dallo spavento ci lascio le penne!!!
A presto e buon proseguimento di settimana!!
Silvia
giovedì 15 ottobre 2015
Pane con Farina di Segale e Farro Integrale al The Lapsang Souchong, Olive Taggiasche ed Erba Cipollina a Lievitazione Naturale
Ciao a tutti!!! Come state?? Io sempre davvero di corsa!! Speravo che la fine di Settembre si portasse via il marasma in cui mi sono trovata ma mi pare che anche Ottobre ci stia mettendo del suo!!! Ma rieccomi qui, nel mio spazio relax, insomma, tra fornelli, forno e foto di relax ce n'è poco ma finalmente torno con un pane!!
E' da quando sono rientrata dalle vacanze che ho in mente di fare un pane speciale, certo, in queste settimane ho prodotto chili di pane ma semplice, ero alla ricerca di un mix giusto di farine e sapori, ebbene, eccolo!!
Ho pensato di usare un the affumicato al posto dell' acqua, per sostenere il sapore deciso della farina di segale, di arricchirne il sapore con olive taggiasche e di addolcire leggermente il tutto con l' erba cipollina, scelta davvero giusta!!
Un pane molto integrale che anche mio marito, noto amante del pane bianco, ha inspiegabilmente gradito all' inverosimile!
L' affumicato si sente sia nell' odore che nel gusto, avevo paura non si sentisse dopo la cottura ma è rimasto e dal secondo giorno è venuto fuori bene, equilibrato!!
Un pane davvero pazzesco!
Ho fatto dei filoncini perché volevo un pane piccolo, che avesse le fettine quasi rotonde, così, per puro gusto visivo, ma alla fine credo sia la forma giusta, gli è venuta una crosticina sottile ma croccante e dentro è bello morbido e leggero!
Ecco cosa vi serve:
150 g di farina manitoba tipo 0
100 g di farina integrale di segale
100 g di farina di farro integrale
260 g di the Lapsang Souchong fatto lasciando infondere 5 minuti due cucchiaini rasi di the e fatto arrivare a temperatura ambiente
75 g di PM solida al raddoppio dopo il rinfresco
5 g di sale
20 olive taggiasche private del nocciolo
3 cucchiaini di erba cipollina secca
Ho iniziato ad impastare verso le 16.
Ho messo nella planetaria con il gancio K la pasta madre e 200 g di the, ho azionato il gancio a velocità minima e ho fatto un po' sciogliere la pasta madre, ho aggiunto poi le farine setacciate poco per volta e infine il the rimasto. A questo punto, una volta amalgamato l' impasto, ho aggiunto le olive sminuzzate finemente e l' erba cipollina e ho impastato per altri 10 minuti. Quando l' impasto ha iniziato a stare bene insieme ho messo il gancio ad uncino ed ho iniziato a lavorare a velocità media, dopo 5 minuti ho aggiunto il sale e ho portato ad incordatura non troppo serrata a velocità media dell' impastatrice e ribaltando l' impasto nella ciotola un paio di volte.
Ho spostato l'impasto in una ciotola unta e ho lasciato riposare mezz' ora, poi ho fatto due giri di pieghe nella ciotola distanziati di 10 minuti e ho lasciato riposare mezz'ora, ho fatto due giri di pieghe a portafoglio e ho messo la ciotola coperta da pellicola in frigo fino al giorno successivo.
Il pomeriggio verso le 15 il marito mi ha tirato fuori dal frigo l' impasto e messo in forno con la luce accesa, alle 19 era quasi triplicato e l' ho steso sulla spianatoia leggermente infarinata, l' ho sgonfiato delicatamente, l' ho diviso con il tarocco in tre rettangoli abbastanza uguali e gli ho dato la forma di filoncino, li ho messi sulla teglia per la cottura cosparsa di semola e li ho fatti lievitare ancora due ore nel forno tiepido. Appena prima di infornare ho fatto i tagli decorativi con la lametta.
A questo punto ho tolto il pane dal forno e ho acceso quest' ultimo a 250° con una teglia vuota sul fondo. Una volta in temperatura, ho buttato una tazza d' acqua nella teglia sul fondo e creato vapore con lo spruzzino, ho abbassato a 220° e ho infornato il pane, dopo 10 minuti ho abbassato la temperatura a 200° e dopo altri 10 ho tolto la teglia, ho proseguito la cottura per altri 15 minuti di cui gli ultimi 5 a sportello del forno con lo spiffero e 180°.
Una volta pronto, fate sempre la prova di bussare sul fondo, ho spento il forno e ho lasciato uno spiraglio aperto lasciando raffreddare il pane.
Che dire, perfetto abbinato a salmone, cetrioli e formaggio fresco o salumi corposi e verdure di stagione, ottimo anche da solo perché ha un sapore fantastico!!!
Non vi resta che provarlo, vi assicuro che vi stupirà!!!
E finalmente con questo pane ricomincio a partecipare a Panissimo, organizzato da Barbara e Sandra e questo mese ospitato dall' adorabile Terry !!
A presto e buon fine settimana, io domani sono miracolosamente in ferie, yuppi!!!
Silvia
domenica 11 ottobre 2015
Torta al Cioccolato, Rum e Pistacchi
Ciao a tutti!!
Nonostante sia di nuovo piuttosto calduccio e soleggiato, io continuo a sentirmi in mood autunno inoltrato, la mia contadina del cuore ha ancora verdure estive nel campo ma devo essere sincera non ho più voglia di pomodori, zucchine, melanzane e peperoni, in frigo ne ho ancora un po' ma li preparo semplicemente saltati in padella, quindi per le ricette salate mi sa aspetterò la spesa in settimana!!
Spero inizino a spuntarle presto cavoli e verdure più consone alla stagione, intanto Sabato la suocera mi ha dato un bel pezzo di zucca che appagherà la mia voglia di autunno nel piatto!!!
E se in frigo ci sono ancora verdure estive noi come lo rappresentiamo questo autunno??
Ma semplice, con una torta cioccolatosa!!!
E' un secolo che non preparo una bella torta al cioccolato, la mia idea era di prepararla alle mele ma poi ho pensato che per questa volta sarebbe stato carino fare una torta che piacesse anche a mio marito, le mele possono aspettare!!
Cioccolato, pistacchi e rum, un trio vincente per un dolce morbidissimo dentro ma con la crosticina croccante e scioglievole e super profumato, perfetto a colazione, a merenda o dopo cena magari proprio con un bicchierino di rum e se l' ora non lo permette con un buon caffè o un the corposo!!
Non è proprio un dolce leggerissimo, anzi, lo considero piuttosto una bombetta ma cosa vi devo dire, è talmente godurioso che uno strappo ogni tanto si può fare no?? Magari giusto a colazione, quando le calorie e il buonumore servono in egual misura!!!!
Ecco cosa vi serve:
130 g di cioccolato fondente
130 g di burro
90 g di farina
20 g di amido di frumento
110 g di zucchero di canna integrale
2 uova
40 g di latte
1 bicchierino di rum (25 ml)
40 g di pistacchi tostati salati (peso senza guscio)
1 cucchiaino raso di lievito per dolci
In un pentolino sciogliete il burro ed il cioccolato a fiamma bassissima mescolando continuamente, quando il composto è completamente sciolto e omogeneo, spegnete la fiamma e lasciate raffreddare.
Nel frattempo separate i tuorli dagli albumi, montate a neve ben ferma questi ultimi e teneteli da parte.
Mettete il composto di burro e cioccolato nella planetaria e mescolate bene con la frusta, aggiungete lo zucchero e i tuorli, amalgamate bene, aggiungete il latte, il rum, la farina setacciata e il lievito. Quando il composto è liscio ed omogeneo aggiungete i pistacchi e gli albumi a neve, mescolando delicatamente con la spatola per non smontare il tutto.
Foderate una teglia da circa 20 cm x 26 cm con carta da forno e versatevi l' impasto livellandolo bene con la spatola. Decorate con qualche altro pistacchio e infornate in forno già caldo a 180° per 30 minuti.
L' interno deve rimanere piuttosto umido, facendo la prova stuzzicadenti il dolce sarà cotto quando il legnetto uscirà con ancora qualche briciola attaccata!!
Una volta pronto, sfornatelo e lasciatelo raffreddare completamente prima di tagliarlo a quadrotti e farlo sparire in un lampo!!!
Potete servirlo nature o accompagnato da panna montata o una crema inglese, sarà delizioso in ogni modo!!!
Un dolce coccolosissimo, umido e soffice a tal punto da rimettere in sesto tutte le giornate più storte, che poi si sa, con il cioccolato si vince facile!!!
E dato che si vince facile, con questa ricetta partecipo al giveaway di Vanessa de La Baita dei Dolci per il suo secondo compliblog, magari mi porta fortuna!!!
Buona settimana a tutti e a presto!!
Silvia
mercoledì 7 ottobre 2015
Irlanda 2015 - Ultima Parte - Da Kinsale a Dublino
Ciao a tutti!! Per stupirvi con effetti speciali oggi torniamo in Irlanda!!!
Di già??? Si, pensavo avrei finito le foto molto più avanti, invece Domenica, complice una sveglia a mezzogiorno fuori programma, avevo voglia di uscire come di buttarmi tra i flutti di un mare forza 8 e così ho finito le foto del viaggio!!
Quando ho salvato l' ultima ho sentito il coro di Alleluia e si è squarciato il cielo!!! Allora ho realizzato che era vero, basta, non ne potevo più, non che non ne avessi voglia, solo che quelle maledette foto si accumulano, e c' era il matrimonio da consegnare e l' Irlanda e il food e le uscite varie, insomma, adesso mi sento più leggera!!!
Ma torniamo alle foto, fosse stato per me questo post non l' avrei fatto, queste foto mi fanno alquanto schifino ma non mi piace neanche lasciare a metà le cose e quindi ho spulciato le meno peggio!!
E visto che uomo avvisato mezzo salvato, adesso vi racconto dei nostri ultimi giorni in Irlanda, spesi tra Kinsale, Wicklow e Dublino, sotto ettolitri di pioggia!!!
Eravamo rimasti a Killarney, bene, estenuati dalla pioggia presa tutto il giorno il mattino dopo siamo scappati più a Sud, a Kinsale, lì ci sono delle formazioni rocciose molto belle ma devo essere sincera mi aspettavo una costa più interessante!
La cittadina è molto carina e c'è una fortezza, il Charles Fort, a forma di stella risalente al 1670, l' abbiamo visitata dopo pranzo e ci siamo goduti il sole che per fortuna quel giorno era con noi!!
Charles Fort |
Charles Fort |
Poi dopo siamo andati verso est a cercare le formazioni rocciose, dopo un paio di arrivi sbagliati in campi coltivati, abbiamo beccato la strada giusta ed ecco cosa abbiamo trovato!!!
Reaniesglen |
Poi era l' ora di andare ad appostarci per il tramonto, la meta era il faro di Old Head, splendido in tutte le foto che abbiamo visto prima di partire!!
Arriviamo all' inizio del promontorio ma . . . piccolo inconveniente, si materializza un campo da golf!!!
Ok, io avevo letto sulla guida che sul promontorio c'era un golf club, ma voi vi sareste immaginati che occupava tutto il promontorio, compreso l' accesso al faro?? Io non l' ho minimamente immaginato!! Pensavo che ci fosse un sentiero che lo costeggiasse e che portasse al faro!! Ero furiosa, nel mio immaginario è impossibile che un golf club blocchi l' accesso a qualcosa, insomma!! Ero nera, magari a quei golfisti stracarichi di soldi manco gliene frega niente del faro!!! Ho provato a corrompere il portiere all' ingresso del golf club . . . sa com'è, siamo appassionati di fotografia e vorremmo fotografare il faro al tramonto . . . è stato irremovibile, mi ha gentilmente spiegato che il massimo che potevo fare era prenotare una visita guidata al faro, ovviamente di giorno, ero veramente nera!!!
E dato che non c'era veramente nient' altro di interessante ci siamo andati a cercare un campo di grano per il tramonto!!
Valli meravigliose, laghi, fiumi, cascate, una roba pazzesca!! E poi c'è Glendalough, un antica abbazia, ci sono le rovine, il cimitero, spettacolare!!
Essendo così vicino a Dublino, nei we si popola di camminatori noi ci siamo arrivati proprio di Sabato!! Era tutto pieno, poi per chiappa abbiamo trovato un B&B delizioso e ad un buonissimo prezzo, per sfiga invece diluviava!!!
Quel pomeriggio abbiamo preso tanta di quell' acqua che la metà bastava, vi lascio un paio di foto del cimitero di Glendalough, pioveva veramente troppo per fare fotografia!!
Glendalough |
Glendalough |
Siamo andati un po' in giro ad esplorare i dintorni e in effetti sono posti meravigliosi, che sfiga!!
Il mattino dopo ci siamo attrezzati, visto che con solo le mantelle non era fattibile niente, siamo andati nella cittadina più vicina a comperarci due ombrelli, siamo tornati a Glendalough e ci siamo diretti verso il fondo dell' Upper Lake, una bella camminata di 5 chilometri sotto l' ombrello, arrivati in fondo troviamo una pietraia pazzesca ed una cascata, ci siamo arrampicati fino in cima alla cascata, non vi dico con ombrello e mantella che teatro, e ci siamo posizionati con i cavalletti, ragazzi, fotografare quando piove è veramente un lavoro, alla sera eravamo morti!!!
Ad ogni modo questo è il risultato!!
Upper Lake Waterfalls |
Upper Lake Waterfalls |
Wicklow Gap |
Il mattino dopo, visto che c'era il sole, abbiamo deciso di andare a fotografare tutto quello che avevamo visto il primo giorno e che non era possibile fotografare per acqua eccessiva, tanto dovevamo lasciare la macchina a Dublino alle 16 e avevamo tempo!!
Abbiamo ribattuto un po' di luoghi, un' altra cascata e finalmente il Lough Tay, un lago meraviglioso che il primo giorno manco era visibile per la nebbia che c'era!!
Glenmacnass Waterfalls |
Lough Tay |
Ecco quella foto è forse tra le due o tre che veramente mi piacciono di questi giorni ma abbiamo fotografato nell' ora peggiore per la luce vabbè, peccato!!
Verso le 13 siamo partiti per Dublino, sotto un bel sole mannaggia la miseria, ecco, proprio quei due giorni di pioggia a Wicklow mi sono rimasti sul groppone, su internet avevo visto foto fighissime di quei posti, niente, noi niente, la pioggia, buuuuuuu!!!
Che dire invece di Dublino?? Devo dire la verità, non è che mi sia piaciuta troppo, c'è una bellissima atmosfera ed aria, ma fotograficamente parlando non c'è molto, anzi, per i miei gusti proprio nulla!! Non c'è un a piazza centrale, poche chiese, pochi monumenti e quelli che ci sono mi hanno lasciata perplessa, in compenso ci sono un miliardo di pub ovviamente, ristoranti e posti per mangiare, decine e decine di saloni per abbronzatura, centinaia di parrucchieri . . . boh!!
Infatti ho fatto poche foto e nemmeno alle cose convenzionali, si, ok, la statua di Oscar Wilde, uno di quei monumenti che mi ha lasciata perplessa, la Trinity Library, fantastica, la cattedrale ma poi basa, qualche scorcio e via!
Oscar Wilde |
Trinity Library |
Trinity Library |
Saint Patrick' s Cathedral |
Saint Patrick' s Cathedral |
Penny Bridge |
Lungofiume |
Temple Bar |
Guinnes Factory |
Non mi ricordo |
Temple Bar |
Temple Bar |
Temple Bar è il quartiere di Dublino dove sono concentrati i pub e i locali, è animatissima la sera e il bello è che ci sono pub per tutti i gusti, quelli dove c'è davvero casino, musica e gente che balla a quelli più tranquilli, sempre con musica, quello è standard, ma più calmi!! Si, c'è davvero una bella atmosfera in questa città, senza troppe pretese di essere chissà cosa ma accogliente e festosa!!
Ecco, il viaggio è finito, alle 9 del mattino successivo abbiamo preso l 'aereo per tornare a casa, un po' tristi perché il viaggio era finito, ma anche perché avevamo preso dei tramonti schifosi e tanta pioggia in posti spaziali!!
Una buona scusa per tornarci vero???
Se vi siete persi le precedenti parti le trovate qui e qui!!
Buona settimana a tutti e a presto!!
Silvia
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