giovedì 31 marzo 2016

Perché le nonne non si scordano mai




Eccomi qui, sono stata un po' assente in questi giorni, ma ero troppo impegnata a salutare la mia nonna, la mia ultima nonna, che ha deciso di raggiungere il nonno la sera di Pasquetta . . .
Che impressione, perdere i nonni da piccoli è tristissimo e terribile, e lo so perché suo marito è mancato che avevo 10 anni, ma perderli dopo una vita passata assieme, dopo che ti hanno aiutata a crescere, che ti hanno coccolata e viziata anche quando eri grande, ha un effetto diverso, almeno lo ha avuto su di me, con lei e con la nonna mancata 4 anni fa, ha un effetto profondo e totale, penetra in ogni parte del corpo, penetra nell' anima.
E anche se gli ultimi tre anni li ha passati un po' nel suo mondo, senza ricordarsi molto di quello che accadeva intorno a lei, non ha mai perso la sua gentilezza, la sua indole tranquilla e riconoscente, sempre a dire grazie per tutto, per starle vicino, per trattarla come una regina . . . ed era il minimo, con tutto quello che ha sempre fatto per noi!!
Mi ricordo delle nostre estati in campagna, quando stavamo tutte noi femmine a chiacchierare con le seggiole fuori dalla porta di casa fino a tardi, si, avevo la nonna che amava fare le ore piccole con le vicine, mi ricordo del suo dannato sughetto di pomodoro che non sono ancora riuscita a replicare buono così, mi ricordo di quando ci portava al mare, quando impastava quelle sfoglie sottilissime che si tramutavano in favolose tagliatelle la Domenica a pranzo, il caffè che si beveva spesso da lei, mi ricordo il motivetto, come ama ricordarlo mia sorella, che canticchiava mentre puliva, mi ricordo la sua scatola da cucito, piena di rocchetti, fili, aghi e bottoni, mi ricordo che quando viveva ancora a casa e la passavo a trovare, si commuoveva e mi diceva grazie e di conseguenza mi commuovevo pure io, mi ricordo dei suoi racconti da aiutante partigiana portatrice di vivande per i giovani combattenti, di quando mi raccontava del suo viaggio in Russia con anche mio papà piccolo, prima e unica volta in cui papà prese un aereo, piuttosto parte un mese prima e ci va a piedi dove vuole arrivare!! Mi ricordo che a casa sua c' erano le pattine, lei le usava per non rovinare i pavimenti e io mi divertivo ad usarle come pattini invece, e mi ricordo come si incavolava quando le si apriva la cima mentre cuoceva, la preparava lei, cuciva la carne e la farciva, delle sfuriate, sempre con calma però, mia nonna era molto pacata!!
Era una donna davvero dolce e buona, gentile e premurosa, non riusciva a dirci no, è grazie a lei che ho imparato a pattinare a nemmeno tre anni, pensate che mamma mi dava un solo pattino, credeva fosse più sicuro, teneva l' altro nascosto in dispensa, un mattino ero a casa con la nonna e le ho chiesto se mi portava a pattinare, le ho detto che la mamma teneva il secondo pattino in dispensa e lei, senza fare una piega, l' ha preso e io lì ho imparato a pattinare, non vi dico mia mamma quando mi ha visto con entrambi i pattini ai piedi che capelli dritti aveva ma la nonna era così, candida, non aveva pensato che il secondo pattino potesse essere nascosto, per lei era semplicemente lì!!
Potrei scrivere per ore, ma voglio semplicemente lasciarle anche qui un grazie di cuore per tutto quello che abbiamo vissuto con lei, per tutto l' aiuto che ha dato a mamma e papà per crescerci, per la sua costante gentilezza e per essere stata una nonna con i fiocchi.
Oggi le abbiamo dato l' ultimo saluto, sono scese tante lacrime ma la vita è questa e siamo felici per averla fatta stare bene fino all' ultimo, consapevoli di avere fatto il possibile per ricambiare tutto il suo amore, è andata via senza accorgersene, senza dolore, non so bene chi dobbiamo ringraziare per non averla fatta soffrire ma grazie, è stato un bel riconoscimento per una persona che nella vita ha sempre avuto una buona parola e un buon gesto per tutti, anche con chi non è stato gentile con lei, e so che spesso questo è un lusso.
Ma che dire, la vita deve andare avanti, adesso ho tanti pensieri in testa, tante riflessioni e spazi mentali da mettere in ordine, tornerò qui ma ho ancora un po' bisogno di stare ancorata ai miei ricordi, ho ancora bisogno di stare un po' con lei . . .

Silvia

martedì 22 marzo 2016

Lasagnette Ricce con Pesce Persico e Pistacchi al Profumo di Agrumi





Ciao a tutti! Come state? Passato bene il we?
Noi si, Sabato sera siamo andati a mangiarci una pizza con i nostri amici fotografi in un posto davvero carino e soprattutto dove la pizza e le focacce sono stupende, e io ultimamente sono davvero rognosa quando vado a mangiare la pizza!! Uno di quei posti che sono davvero una bellissima scoperta!!
Poi Domenica ce ne siamo andati al museo di storia naturale a vedere una mostra sulle tarantole e altre amenità, tutte vive e tremendamente grosse e schifose!!
Ma finché stanno nella loro teca va bene, posso sopportare!!
Dato che la scorsa volta vi avevo parlato del lavoro a 4 mani con Carla Emilia, allora vi lascio il link al suo post di presentazione delle nostre meraviglie!!  Abbiamo preparato tre tipi di ravioli del plin, con ripieni, impasti e condimenti studiati nel dettaglio da Carla, io ho fatto scuola di cucina, è troppo divertente e molto rilassante, in effetti è la seconda volta che cuciniamo assieme, la scorsa volta abbiamo fatto le trofie, di nuovo tre tipi diversi con condimenti ad hoc, questa volta però mio marito non è potuto venire a cena, quindi li ha assaggiati il giorno dopo, buonissimi davvero, ora abbiamo un progetto decisamente complesso per la prossima volta, vediamo cosa riusciamo a combinare!!!
Io invece ho portato questi deliziosi bocconcini per l' antipasto, una parte riempiti con la tapenade e una parte con lardo e rosmarino, un bel gelato come fine pasto ed ecco la nostra cena da regine, davvero ottima!!!
Ma adesso passiamo alla ricetta, ero al super, si, io non ho tempo per andare in pescheria, lo ammetto e non posso farci nulla, e avevano del bel filetto di pesce persico, è un pesce che mi piace, ha un buon sapore e una bella carne soda ma non asciutta, è perfetto da fare al forno, infarinato e fritto, nella pasta, ecco, forno e pasta, ne ho acquistato abbastanza per farmelo in entrambi i modi e sono tornata a casa con questa idea, la pasta con il pesce persico e gli agrumi!!






Ecco come l' ho preparata per due porzioni che ho mangiato come piatto unico:



160 g di pasta
140 g di filetto di pesce persico
il succo di un limone e mezzo e di un' arancia, fate un limone e mezza arancia se sono molto succosi
un pezzetto (5 cm) di porro affettato sottilissimo
due cucchiaini da caffè di semi di papavero
sale, olio e.v.o. e farina qb
una manciata di pistacchi spezzettati 
scorza a filetti dell' arancia per decorare






Per prima cosa tostare i pistacchi e i semi di papavero in un padellino senza aggiungere olio o altri grassi, muovete sempre il padellino o mescolate di continuo in modo che i pistacchi e i semi si tostino uniformemente e non rischino di bruciarsi. Una volta tostati, spegnete il fuoco, togliete il pentolino dalla base calda dei fornelli e tenete da parte!
Tagliare a pezzetti il filetto di pesce persico, non fateli troppo piccoli perché comunque poi condendo la pasta vedrete che si romperanno un pochino, quindi meglio se di partenza restano più grandi, infarinateli e fateli dorare in qualche cucchiaio di olio e.v.o., salateli e teneteli da parte.
Prendete un salta pasta e soffriggetevi delicatamente il porro, sfumatelo con metà del succo di agrumi e fatelo insaporire ancora qualche minuto, aggiungetevi i pistacchi tostati e i semi di papavero e lasciate ancora un paio di minuti sul fuoco. Spegnete e mettete a bollire l' acqua per cuocere la pasta.
Io ho scelto questo formato perché mi piace molto a livello visivo e mi ispirava con questo condimento, potete anche optare per una pasta lunga, come bavette o tagliolini, facendo attenzione però a non farli mai asciugare troppo, non c'è volutamente panna o leganti in questo condimento, dovrete gestire il tutto con la sola acqua di cottura e il succo di agrumi, il mio consiglio è comunque di scegliere una pasta liscia e non rigata.






Una volta salata l' acqua di cottura, mettetene un mestolino nel salta pasta con il condimento e nel frattempo fate lessare la pasta. Scolatela un minuto prima del tempo indicato sulla confezione, fatela saltare nel salta pasta e aggiungetevi a questo punto il pesce e il resto del succo di agrumi, fate saltare bene e servite il piatto ben caldo decorandolo con la scorza d' arancia a filetti.






Questo è un piatto freschissimo e assolutamente molto leggero, profumatissimo e particolare, cioè, l' abbinamento pesce e agrumi è abbastanza noto, ma in un piatto di pasta trovo che invece che sia molto particolare, come al solito quando si tratta di pesce non sono riuscita a farlo assaggiare al marito ma se vi fidate di me vi assicuro che questa pasta è proprio sfiziosa!!






Volutamente non mi soffermo sui fatti di oggi, davvero, non ho più parole da aggiungere a quelle che ho detto in passato e a quelle già sentite 1000 volte, ci vuole tanta forza e noi tutti l' abbiamo e la tireremo fuori andando avanti a testa alta.

Buon proseguimento di settimana e a presto!!

Silvia



mercoledì 16 marzo 2016

Torta Pasqualina (Torta Pasqualinn-a)





Ciao a tutti!!
Passato bene il we?? Io si, benissimo, ho fatto tantissime cose e mi sono rilassata e divertita un sacco, ma ancora non è il momento di svelare in cosa mi sono cimentata Sabato sera con Carla, però qui vi dirò in cosa mi sono cimentata Sabato mattina sola soletta assieme a farina, acqua, olio e un meraviglioso ripieno!!!
Siamo vicini a Pasqua ma il tempo per stare dietro a colombe e lievitati vari mi manca, mi sono promessa di provare a regalarvi più ricette della mia Liguria e allora ho colto l' occasione per preparare una meravigliosa specialità di questa festa: la torta Pasqualina!!
E l' ho fatta a regola d' arte, con ben 6 sfoglie, come la faceva mia nonna!! A dire il vero entrambe le nonne la facevano, mia nonna paterna ne sfornava una versione più bassa e senza l' uovo all' interno, mia nonna materna invece la faceva bella alta, un tripudio di sfoglie e le uova, devo dire che questa è venuta proprio molto simile a quella della mia nonna, un po' quando l' ho tagliata mi sono commossa, sono stata assalita dai ricordi, vabbè, il cibo è anche questo in una famiglia dove le donne sono sempre state cuoche provette e produttive, ricordi legati ai sapori e ai piatti che ciascuno cucinava in modo così speciale, e mi piace tanto aver fatto onore alla mia nonna con questa torta, se la potesse vedere lo so, sarebbe orgogliosa di me!!






Ma bando alle ciance lacrimose e veniamo a noi, parliamo un po' di questa torta, pensate, le sue origini sono antichissime, le prime ricette risalgono al 1400, e tradizione vuole che le sfoglie superiori fossero 33 in onore degli anni di Cristo, inoltre sulla superficie era tradizione incidere le iniziali del capofamiglia, proprio perchè si portava a cuocere nei forni comuni!!! La pasta deve essere fatta con sola farina, acqua, olio e sale, non è ammessa la pasta sfoglia o le uova e il ripieno è a base di bietole, un cibo che in questo periodo è nel pieno del suo splendore e più economico, poi le uova e la quagliata lo rendevano ricco e prezioso, arricchendone il sapore e la consistenza!!
Ingradiente indispensabile per fare l' originale torta pasqualina è la prescinsêua, una quagliata leggermente acida che qui a Genova si trova senza troppi problemi e che regala un sapore molto particolare al ripieno. Se non si trova, si può sostituire con la ricotta, anche se il sapore non sarà proprio lo stesso, altrimenti si può aggiungere alla ricotta un paio di cucchiai di yogurt greco, il sapore rimane un po' più acidulo e ricorda meglio quello della cagliata!
Alcune ricette prevedono l' uso di sola prescinsêua, altre la mischiano con la ricotta, io ho scelto di farla metà e metà perché mia nonna la faceva così e io la trovavo perfetta!!
Comunque questa è stata fatta nel pieno rispetto della tradizione, è la prima volta che metto 6 sfoglie sopra e sotto, di solito mi limito a 3, certo, in passato era normale metterne molte di più ma ora diciamo che il default è 6!!

Insomma, eccovi la mia torta pasqualina!!






Per avere una torta alta usate uno stampo da 18-20 cm di diametro.

Per la pasta:

400 g di farina 0
200g di acqua
5 cucchiai colmi di olio e.v.o.
3 pizzichi di sale

Mescolare tutti gli ingredienti ed impastare fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo, lasciatelo riposare coperto in un luogo tiepido per almeno mezz' ora.

Per il ripieno:

500 g di bietoline, (3 mazzetti)
125 g di prescinsêua (se non la trovate, sostituitela con pari peso di ricotta a cui avrete aggiunto un paio di cucchiai di yogurt greco)
125 g di ricotta
1 scalogno o cipolla piccola
3 rametti di maggiorana
mezzo cucchiaino da caffè raso di noce moscata
3 cucchiai colmi di parmigiano grattugiato
5 uova
sale qb
olio e.v.o.

Sbollentare le bietole e strizzarle bene con un canovaccio e tagliarle grossolanamente, è importante che siano ben strizzate altrimenti bagneranno troppo la sfoglia.
In una padella scaldare qualche cucchiaio di olio e.v.o., quando è caldo unirvi lo scalogno tritato e le bietole, fatele insaporire qualche minuto, salatele e tenetele da parte.
Una volta freddate, unitevi la ricotta, la quagliata e il parmigiano, aggiustate di sale, aggiungetevi un uovo e le foglie dei ramentti di maggiorana tritate, spolverate con la noce moscata e mescolate bene per amalgamare il tutto.
A questo punto andiamo a comporre la torta!!
Prendiamo l' impasto e dividiamolo in 12 parti, con 6 parti faremo le 6 sfoglie per il fondo e con le altre 6 faremo le sfoglie per chiudere.
La pasta va tirata sottilissima, nei libri di cucina genovese si trova scritto che deve avere lo spessore di un petalo, ad ogni modo armatevi di mattarello e cercate di farla veramente sottile!!
Iniziate a depositare la prima sfoglia sul fondo della tortiera, che avrete unto bene, fate fuoriuscire l' eccesso di pasta dai bordi della teglia e e spennellate bene tutta la sfoglia con olio e.v.o.
Fate la stessa cosa  per tutti gli strati tranne l' ultimo, quello a contatto con il ripieno, che non andrà spennellato.
A questo punto versate il ripieno nella tortiera e livellatelo bene. Praticate 4 fossette nel ripieno, immaginate di farle ai 4 punti cardinali della torta, mettetevi un pezzetto di burro, rompetevi un uovo e spolveratelo di pepe e sale.
A questo punto coprite con la prima sfoglia di chiusura, spennellate di olio e continuate con gli strati fino al sesto. A questo punto se avete tanto eccesso di sfoglia, vi consiglio di tagliarne un bel po' e richiudere il bordo, se siete stati tanto bravi e precisi da averne poco, allora passate a chiudere bene i bordi arrotolando su se stesso l' eccesso!!






Spennellate bene la superficie con olio, bucherellate qua e là la sfoglia e infornate in forno caldo a 200° per almeno 50 minuti, comunque fino a completa cottura e doratura della superficie.
Regolatevi con il vostro forno, io per esempio ho preferito usare il ventilato a 180° avendo una torta molto alta.
Una volta cotta, sfornatela e aspettate che sia a temperatura ambiente o appena tiepida prima di tagliarla, è ottima appena fatta ma se si aspetta almeno mezza giornata in cui si riposa e si consolidano i sapori è ancora migliore!!
Mi raccomando, l' eccesso di pasta delle sfoglie non gettatelo, potete usarlo per decorare la superficie o, se è molto, potete farne dei grissini o semplicemente reimpastarlo e farne delle tortillas cotte in padella, vengono ottime!!!






Ok, adesso vi saluto felicissima di avervi regalato questa perla della nostra cucina, e proprio perchè così tradizionale, non posso non partecipare all' evento #Ricettepasquali dell'Italia nel piatto!!










A presto!!!

Silvia

venerdì 11 marzo 2016

Insalata di Puntarelle, Bottarga e Uova Sode





Ciao a tutti!!
Evvai che siamo a Venerdì, settimana lunghissima e piuttosto faticosa per me ma oggi pomeriggio me lo sono preso di ferie e domani mi aspetta una bella giornata assieme a Carla!! Prepareremo qualcosa di speciale a quattro mani per una bella cenetta, io mi occuperò dell' aperitivo con un bel lievitato sfizioso!!
E per prepararmi alla lauta cena oggi mi tengo leggera!!
A parte che quest' anno è successo un miracolo, ma lo vedete cosa c'è nel piatto?? Le puntarelleeeee!!






Sono anni che mi lagno che non le trovo e adesso eccole qui!!
Devo essere sincera, in una settimana o poco più me ne sono mangiata due cespi da sola, avevo da recuperare!!! Mia mamma mi ha detto che al supermercato sotto casa mia, dove non vado mai per abitudine di fare la spesa altrove, era qualche settimana che le vedeva e allora . . . mission subito!!
Le mangiavo in Toscana, quando ero all' università, condite con acciughe, aglio e aceto, meravigliose, e un cespo me lo sono mangiata così ma poi ho trovato una ricettina su una vecchia La Cucina Italiana che mi ispirava tantissimo, avevo in casa la bottarga e i limoni siciliani, beh, non potevo non provarla!!
A dire il vero ho fatto una piccola modifica per ammorbidire il sapore del limone che a mio avviso era troppo forte e sovrastava anche la bottarga, sarà che io avevo quella in polvere e di muggine che è meno saporita di quella del tonno, però aggiungendo una puntina di miele al limone il tutto si è magicamente equilibrato!! Io ho accompagnato l' insalata all' uovo sodo, adoro le uova e trovo che stiano benissimo assieme a questi sapori, insomma un piatto unico davvero sfizioso e saporito, un modo un po' diverso per gustare quelle meravigliose verdure che finalmente sono entrate nel mio frigo!!!
Ma vediamo cosa vi serve per prepararla!!






Per due porzioni:

mezzo cespo di puntarelle tagliate sottilissime
il succo di un limone
mezzo cucchiaino da caffè di miele (io di melata)
sale, pepe, olio e.v.o.
due cucchiai di bottarga di muggine
2 uova sode tagliate in quarti

Fate un' emulsione mescolando energicamente olio, limone, miele, e sale, conditevi le puntarelle, adagiatevi i quarti di uova sode, cospargete con la bottarga e il pepe.






Gustatela con del pane appena tostato e avrete un piatto unico delizioso, colorato, nutriente e leggero,  perfetto in queste giornate di sole che preludono alla primavera, potete servirla anche come antipasto, magari diminuendo la dose a testa di uova o omettendole per andare ancora di più sul leggero, non so a voi ma a me piacciono molto le insalate sfiziose servite come antipasto, sono rinfrescanti e non appesantiscono regalando però sapori molto particolari!!






Adesso vi saluto e mi metto all' opera, ho un sacco di cose da fare, non avrete mica pensato che mi sia presa ferie per riposare vero??
Vi auguro buon we, a presto!!

Silvia

lunedì 7 marzo 2016

The Gate


Ciao a tutti!!! 
Oggi non si cucina, si parla di fotografia!!
Ve l’ avevo detto che se avessi tirato fuori qualcosa di buono dall’ ultima uscita fotografica il tema di questo post sarebbe stato per l' ennesima volta il mare!!!
Una foto che fino all’ ultimo non mi ha convinta, purtroppo i colori non sono troppo affascinanti ma una volta terminata la messa a punto ho usato il mio sistema che vi ho già spiegato da qualche parte, ossia non la guardo per un po’ di giorni e poi la riapro, a seconda dell’ effetto che mi fa decido se giudicarla valida o meno!!!  Questa volta devo dire che l’ effetto c’è stato, alla fine mi piace, ok, non ci saranno colori spaziali ma ragazzi il bello è riuscire a cavare una foto soddisfacente anche quando il meteo non è dalla parte del fotografo!! Certo, le cose si fanno più semplici se ci sono colori pazzeschi in cielo ma così si vince facile!!! 






Questo scatto mi è costato l’ inondazione delle pedule e dei polpacci, il posto era safe ma ogni tanto arrivava l’ onda anomala che arrivava fino a me, un paio di volte sono riuscita ad alzare il cavalletto e me dopo lo scatto ma mano a mano che passava i tempo e la luce diminuiva, per forza di cose gli scatti si sono fatti più lunghi e se mi fossi spostata avrei interrotto lo scatto, giammai!!! 
Quindi me ne sono stata lì a prendermi l’ acqua con il sorriso sulla faccia dato che quell’ onda è stata la migliore della giornata!!!
Però mi girano un po’ le scatole, Venerdì ci siamo organizzati per andare, il meteo prometteva, ma poi abbiamo rinunciato perché si è coperto tutto, ieri di nuovo doveva essere promettente e invece niente, Sabato che c’era il diluvio e doveva essere tutto coperto senza via di scampo, ci ha regalato uno squarcio in cielo che era una meraviglia!! Mannaggia! Ma cavolo, ma perché non fanno le previsioni del fotografo?? A noi non bastano le previsioni normali, ci vogliono speciali!! Cielo sereno, stai a casa che è meglio, temporali e pioggia, esci che ci sono i fulmini o squarci nel cielo che tolgono il fiato, nubi sparse, dai che può essere buono, ma sappi che potresti anche rimanerci male!! Ecco, così ci vorrebbero!! Si, lo so, queste previsioni già ce le facciamo ma a volte i momenti buoni sono davvero inaspettati e allora te li godi dalla finestra!!
Comunque questo we è stato super redditizio, Sabato abbiamo finalmente ultimato la preparazione del liquore di mirto e ho preparato il tiramisù per la mega festa a sorpresa di Domenica per il compleanno di mia sorella e mia mamma!! Il fidanzato di mia sorella ha organizzato tutto in segreto ed è riuscito tutto benissimo, menù ad hoc, quello che più piace alle festeggiate e c'eravamo tutti, la famiglia e gli amici più cari, una bellissima festa tra chiacchiere e risate!! 
Adesso vi lascio che qui a suon di chiacchierare il tempo vola e spero questa immagine vi tenga compagnia durante la settimana, io ho in mente tante cose da fare ma sono tornata ai miei orari normali e il tempo è molto meno, meno male che mi sono portata avanti quando potevo!!

Buona settimana a tutti e a presto!!

Silvia


giovedì 3 marzo 2016

Quinoa, Salmone Affumicato e Uovo in Camicia con Guacamole al Pepe Rosa





Ciao a tutti!!!
Come procede la settimana?? Qui bene, è tornato il sole finalmente, queste sono giornate meravigliose, c'è caldo, bello asciutto e il cielo è bello limpido, quasi quasi ci sta una bella uscita fotografica, in realtà dovrei ancora sistemare l' ultima . . . prometto lo farò per il prossimo post, se alla fine merita ovviamente, sennò si mangerà di nuovo!!!
Oggi restiamo leggeri, vi propongo una ricetta ispirata alla rivista Jamie Magazine, ispirata, perché ogni ricetta che c'è su quella carinissima rivista, prevede almeno metà ingredienti che non ho o che non ho mai visto neppure nei negozi etnici!! Quindi, dopo aver visto le radici di loto, dico solo che posso ispirarmi!! Non voglio essere polemica, ci mancherebbe, ma io sono più per una filosofia di alimentazione a km zero o comunque il meno possibile, se più della metà degli ingredienti devono provenire da immani spostamenti di cibi da una parte all' altra del mondo, ecco che un po' mi cade la poesia!!
Ma visto che non sono affatto integralista, mi piace provare sapori e ingredienti un po' esotici anche se la mia dieta quotidiana continua a basarsi su cose molto più locali!!
E questo è il giorno in cui nel mio blog compare l' avocado, ogni tanto lo compero, mi piace usarlo come base per salse speziate o nei toast, non ho ancora osato farci un dolce però!! 
Tornando a noi, visto che mi è stato impossibile replicare una sola ricetta del Jamie Magazine, l' ho chiuso e ho fatto a modo mio, cercando di ricreare sulla lingua il sapore del guacamole preparato sul momento dal papà cileno di una mia compagna delle superiori, sapore che non ho mai dimenticato, aggiungendo il pepe rosa, così profumato e perfetto per accompagnare il salmone, e lo yogurt, per una morbidezza davvero confortante!! Il risultato è una salsa cremosa, saporita, fresca e davvero buonissima!!





Per 2 porzioni

100 g di salmone affumicato, ma che sia di ottima qualità e affumicato naturalmente
mezzo bicchiere di quinoa
2 uova
1 avocado
1 lime
1 scalogno
1 spicchio d' aglio
2 cucchiai di yogurt greco
sale e pepe rosa qb

Innanzitutto lessate  per circa 12-15 minuti la quinoa in abbondante acqua salata, ricordatevi di sciacquarla prima di cuocerla, contiene una sostanza, la saponina, che lascia un sapore un po' amarognolo se non viene lavata via. Scolatela e tenetela da parte.

Per il guacamole tagliate a metà l' avocado, togliete il nocciolo e scavatene la polpa con il cucchiaio, mettete la polpa in una ciotola e irroratela subito con il succo del lime altrimenti si ossiderà e cambierà il suo colore, aggiungetevi lo scalogno tritato, lo spicchio d' aglio, a cui avrete tolto il germe, schiacciato, i due cucchiai di yogurt, il sale e il pepe rosa sminuzzato. Schiacciate bene la polpa di avocado con una forchetta, mescolate bene fino a che gli ingredienti non saranno bel amalgamati e lasciate riposare una mezz' oretta in un contenitore ben chiuso o sigillato con pellicola, sempre per evitare che cambi colore. Verrà una quantità apparentemente eccessiva per due piatti ma vi assicuro che abbonderete molto volentieri!! E se proprio vi avanza, provatelo sui nachos o sui crackers come spezzafame o come salsa in un un buon sandwich, vi assicuro che non verrà sprecato!!

Per l' uovo in camicia ho provato un metodo di cottura diverso dal solito, ho seguito il metodo che ho trovato sulla rivista di Jamie Oliver ma l' ho visto anche sul web!!
Prendete due fogli di pellicola per alimenti, abbastanza grandi, sovrapponeteli e appoggiateli su una ciotola, in modo che siano attaccati ai bordi ma che facciano un po' di conca in cui posizionerete l' uovo, ungeteli bene con olio d' oliva e apriteci l' uovo dentro, richiudete gli angoli dei fogli di pellicola annodandoli bene immergete il sacchettino in acqua bollente per  circa 5 - 6 minuti. Tirate fuori dall' acqua il sacchetto, apritelo delicatamente e adagiate il vostro ovetto nel piatto!! Devo essere sincera, la cottura andava benissimo, tuorlo cremoso e albume ben cotto ma l' albume mi si è un po' separato dal tuorlo, per questo continuo a preferire il metodo tradizionale, io faccio bollire l' acqua con un pizzico di sale e ci verso un pochino di aceto, creo un vortice con la forchetta e velocissimamente ci apro dentro l' uovo, ecco dopo 5 minuti il vostro uovo in camicia è pronto e potete ripescarlo con una schiumarola o ancora meglio con un colino, decidete voi quale provare!!






A questo punto componete il vostro piatto con la quinoa, il salmone, l' uovo e il guacamole, quest' ultimo nelle proporzioni che preferite, e gustatevelo per il brunch del week end, per un pranzo bellissimo e colorato in ufficio o per una cenetta light ma nutriente e super gustosa!!! Per un pasto completo al 100% vi consiglio di accompagnarlo con un paio di fette di pane del tipo in cassetta tostato, ci stanno proprio a meraviglia lì a raccogliere il tuorlo cremoso!!






Vi auguro un buonissimo fine settimana, pieno di cose belle e di quello che più desiderate, io ho un bel programmino ma ve ne parlerò la prossima volta!!

A presto!!!

Silvia!!


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